Ad Agrigento da oggi al 12 giugno
Iniziato oggi ad Agrigento il primo Congresso di Agroecologia del Mediterraneo con oltre 400 partecipanti rappresentanti di 28 Paesi e 4 continenti: Europa, Africa, Asia, Americhe. L’Associazione Italiana di Agroecologia e le Associazioni aderenti (Lipu, Rete Semi Rurali, WWF) con la Carovana dell’Agroecologia hanno portato nei mesi scorsi i temi del Congresso nei territori di 10 regioni italiane.
Partita oggi la quattro giorni, dal 9 al 12 giugno, del 1° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo (AEMED 2025) organizzato congiuntamente da AIDA (Associazione Italiana di Agroecologia), AIAF (Associazione Italiana di Agroforestazione) e dal Coordinamento Agroecologia Sicilia , nella splendida cornice della Valle dei Templi di Agrigento, capitale italiana della cultura 2025. L’evento ha il patrocinio di Agroecology Europe per evidenziare il legame e il dialogo tra i protagonisti dell’Agroecologia del Mediterraneo e l’Agroecology Europe Forum che si terrà a Malmo (Svezia) dal 2 al 4 ottobre di quest’anno. Il Congresso AEMED 2025 offre l’opportunità di condividere tra i numerosi partecipanti i risultati della ricerca scientifica, le esperienze pratiche in campo, le attività dei movimenti e discutere strategie e metodi dell’agroecologia per il cambiamento dei sistemi agroalimentari del Mediterraneo e del Pianeta.
Per AIDA e le Associazioni aderenti – Lipu, Rete Semi Rurali e WWF Italia – da questo primo Congresso di Agroecologia del Mediterraneo, quarto convegno nazionale di Agroecologia, deve ripartire la transizione ecologica dei nostri sistemi agroalimentari, confermando l’attualità e l’urgenza degli obiettivi del Green Deal europeo.

Agroecologia in Italia
Il Congresso vuole essere anche l’occasione per promuovere un grande movimento per l’Agroecologia in Italia e nel Mediterraneo per la trasformazione dei modelli di produzione e consumo del cibo e delle materie prime di origine agricola, per renderli più rispettosi della natura e più rigenerativi, per costruire resilienza nelle catene di approvvigionamento, nei paesaggi e nei mezzi di sussistenza delle comunità umane, garantendo il diritto a un cibo sano e un lavoro dignitoso per tutti, attraverso uno sviluppo sociale ed economico inclusivo, giusto e culturalmente appropriato al contesto dei diversi territori.
Soluzione per le grandi crisi internazionali
Nessun altro settore come l’agricoltura ha la stessa opportunità, attraverso l’agroecologia, di contribuire in modo significativo alla soluzione delle crisi ambientali globali e locali del cambiamento climatico e della perdita della biodiversità, migliorando al contempo la vita di intere popolazioni. Si tratta di un obiettivo particolarmente ambizioso perché l’area del Mediterraneo è oggi uno degli esempi più evidenti delle ferite dello sfruttamento, passato e presente: vi si intrecciano conflitti, migrazioni forzate oltre all’impatto crescente della crisi climatica. Come stiamo vedendo a Gaza, dove terra, acqua e cibo vengono usati come armi e i sistemi agricoli vengono sistematicamente distrutti, tutto ciò è insostenibile socialmente e ambientalmente. L’agroecologia affonda le sue radici nel rispetto dei diritti umani, perché non è solo un metodo di coltivazione, ma un percorso che rappresenta per tutti i popoli uno strumento per affermare la libertà e la propria sovranità alimentare, per contribuire al ripristino dell’ambiente e affermare la dignità del lavoro.
Il Congresso internazionale avvia oggi i suoi lavori e ci auguriamo che possa smuovere le coscienze e dare indicazioni concrete per l’urgente pacifica transizione.
I numeri sono straordinari: 416 iscritti provenienti da 28 Paesi di 4 continenti (Italia, Spagna, Estonia, Israele, Irlanda, Cechia, Regno Unito, Germania, Algeria, Stati Uniti, Grecia, Malta, Canada, Tunisia, Croazia, Brasile, Portogallo, Turchia, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Slovenia, Palestina, Cisgiordania, Iran, Argentina, Cile) e oltre 250 pubblicazioni scientifiche ed esperienziali che evidenziano la ricchezza e il dinamismo della ricerca, dell’innovazione, delle buone pratiche dell’Agroecologia.
Il programma delle attività congressuali prevede tre giornate con sessioni tematiche e sessioni Poster (9, 10 e 12 giugno) di confronto tra scienziati, tecnici e agricoltori e una giornata speciale con visite in aziende agricole del territorio (11 giugno), durante la quale gli agricoltori illustreranno direttamente sul campo le loro pratiche agroecologiche e i risultati conseguiti. L’AIDA con le Associazioni aderenti (Lipu, Rete Semi Rurali, WWF Italia) negli ultimi sei mesi hanno promosso la “Carovana dell’Agroecologia”, con 17 eventi organizzati in 10 regioni italiane (scheda allegata), per portare nei territori i temi che saranno discussi nel Congresso di Agrigento e raccogliere dal basso le istanze, aspettative, proposte degli agricoltori italiani e altri attori sociali e della scienza, per una autentica transizione agroecologica dei sistemi agroalimentari. Le voci dei protagonisti degli eventi della “Carovana dell’Agroecologia” saranno portate nel Congresso di Agrigento da AIDA con uno specifico evento che si terrà nell’Open Space del Palacongresso il 10 Giugno dalle ore 17.00 alle 18.00.
Sui social
Sarà inoltre possibile seguire la cronaca dei lavori del Congresso attraverso i canali social di AIDA e del Coordinamento Agroecologia Sicilia:
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Coordinamento Agroecologia Sicilia –
Istagram >>
Facebook >>
Sito Ufficiale del Congresso – https://www.coordinamentoagroecologia.org/aemed2025/
AIDA: È un’Associazione che si fa portavoce in Italia della visione agroecologica dei sistemi agricoli ed alimentari, in sinergia con altri enti e istituzioni che operano a livello nazionale e internazionale in tale ambito. L’Associazione unisce operatori e ricercatori provenienti da ambiti diversi per promuovere un approccio multidisciplinare e multiscalare. L’agroecologia è una scienza che studia il funzionamento degli agroecosistemi, un insieme di pratiche per coltivare e produrre in modo più sostenibile, un movimento per la trasformazione dei sistemi agroalimentari. Si basa su un approccio sistemico, olistico, interdisciplinare e transdisciplinare. Aderiscono ad AIDA le seguenti Associazioni e reti nazionali: Collettivo Rizosfera, Deafal, Fondazione ACRA, ISDE Medici per l’Ambiente, LIPU . BirdLife Italia, Rete Semi Rurali, WWF Italia.