Road to COP28: WWF YOUng all’Università di Bologna

Mercoledì 29 novembre dalle 17.00 a Bologna l'incontro per approfondire i temi e le aspettative della prossima Conferenza delle Parti sul Clima

Mercoledì 29 novembre dalle 17.00

L’incontro per approfondire i temi e le aspettative della prossima Conferenza delle Parti sul Clima

Mercoledì 29 Novembre, dalle ore 17.00, presso l’Aula Auditorium del Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna (Piazza Antonio Scaravilli), avrà luogo l’evento pubblico “Road to COP28”, organizzato da WWF YOUng, la Community giovanile del WWF Italia. Di cosa parleranno i delegati dei quasi 200 paesi coinvolti nei negoziati sul clima? Quali sono le decisioni più importanti che verranno prese? Quali le questioni più critiche?

Il dibattito, organizzato per coinvolgere e sensibilizzare gli studenti e le studentesse dell’Università sul momento più importante dell’anno per il clima al livello globale, risponderà a queste e altre domande, grazie al contributo di esperti che esporranno le principali questioni e criticità, nonché le aspettative, relative alla prossima COP28, in partenza a Dubai il prossimo 30 Novembre. Interverranno Vittorio Marletto, Direttore Osservatorio Clima Arpae; Leonardo Setti, Professore di Energy System and Policy all’Università di Bologna e Marco Galaverni, Direttore Programma e Oasi WWF Italia.

La COP28 di Dubai ha un’importanza particolare perché è si svolge in un momento critico per il mondo. L’anno passato e quello corrente hanno visto temperature record ed eventi climatici estremi in tutto il mondo, Italia compresa: dai numerosi incendi alle tempeste e inondazioni catastrofiche che hanno devastato vite, ecosistemi ed economie. L’obiettivo principale della COP28 è valutare gli sforzi globali per mantenere l’impegno di limitare l’innalzamento globale delle temperature entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, come previsto dall’Accordo di Parigi. Per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario anzitutto abbattere le emissioni di gas serra, eliminando definitivamente i combustibili fossili che ne sono la causa primaria e accelerando, al contempo, la transizione verso le rinnovabili, che secondo l’ultimo report “World Energy Outlook” dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) costituiranno l’80% di produzione energetica globale entro il 2030. Nonostante alla precedente COP27 più di 80 Paesi (tra cui Unione Europea e Stati Uniti) abbiano sostenuto un impegno per l’eliminazione dei combustibili fossili, questo non è stato comunque aggiunto nell’accordo finale a causa dell’opposizione di altri Paesi. E l’ultimo “Production Gap Report” (presentato solo pochi giorni fa dall’ UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), sottolinea che i Governi, a oggi, ancora pianificano di produrre circa il 110% in più di combustibili fossili rispetto a quanto previsto dal limite del surriscaldamento a 1,5° C entro il 2030, generando un enorme “Gap” tra quanto concordato e quanto poi, effettivamente, realizzato. Il primo Global Stocktake (bilancio globale) della COP28 è un importante processo di valutazione critica di quanto i paesi si siano impegnati nell’attuare le azioni necessarie per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Nonostante alcuni progressi, il mondo è pericolosamente fuori strada e le azioni attuali sono del tutto insufficienti per evitare i danni e gli impatti della crisi climatica. Per la COP28, quindi, sarà necessario un cambiamento di rotta, sull’ impegno da parte dei paesi in azioni concrete per eliminare i combustibili fossili entro il 2050. Cruciale anche la mobilitazione di ingenti risorse finanziarie per il Fondo per il Clima che deve sostenere le politiche di mitigazione e soprattutto di adattamento dei paesi più vulnerabili, essendo questi i più colpiti dalla crisi climatica (fino a 387 miliardi di dollari l’anno stimati, da qui al 2030, secondo l’“Adaptation Gap Report” dell’UNEP, agenzia ONU). Cruciale anche la definizione del Fondo Loss&Damage.

L’evento “ROAD TO COP28” costituirà un’opportunità per studenti, giovani e cittadini, per approfondire e dibattere le più importanti questioni che verranno affrontate a Dubai. Organizzata in forma pubblica ed aperta, all’interno degli spazi di un Ateneo statale, l’iniziativa punta ad offrire a tutti e tutte, in particolare ai giovani, già molto consapevoli della crisi climatica, un’occasione per conoscere e sviluppare l’azione per accelerare la transizione ecologica.

Per info:

f.derobbio@wwf.it

+39 3398471777

v.renzoni@wwf.it

+39 3774207047

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