Vincere la sfida dell’agricoltura biologica

Scade venerdì 2 settembre la consultazione pubblica del MIPAAF sul Piano di Azione Nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. L'appello del WWF

Scade venerdì 2 settembre la consultazione pubblica del MIPAAF sul Piano di Azione Nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici

Per il WWF serve una forte alleanza tra cittadini-consumatori e agricoltori per raggiungere l’obiettivo del 25% della superficie agricola utilizzata certificata in biologico entro il 2027 e puntare al 40% entro il 2030

Fino al 2 settembre sul sito del MIPAAF tutti i cittadini, gli attori economici del settore, la società civile e le organizzazioni direttamente o indirettamente coinvolte rispetto ai temi della produzione e consumo dei prodotti biologici potranno esprimersi sulla proposta del Piano di Azione Nazionale predisposta dal Ministero dopo aver già coinvolto il Tavolo tecnico in agricoltura biologica.

La consultazione pubblica, avviata purtroppo dal MIPAAF ad agosto mese tradizionalmente dedicato alle ferie estive da parte di molti italiani, ha lo scopo di raccogliere la posizione di tutte le persone interessate allo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica nel nostro paese dopo l’approvazione della Legge quadro nazionale n. 23/2022 approvata al termine dell’ultima Legislatura dopo animate polemiche.

Le Strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” dell’Unione Europea fissano al 2030 l’obiettivo europeo del 25% di superficie agricola utilizzata (SAU) certificata in agricoltura biologica. L’Italia, con la sua proposta di Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022, ha deciso di anticipare questo obiettivo al 2027, partendo oggi dal 17,4% della SAU certificata ed aumentando la disponibilità finanziaria per questo settore dell’agricoltura. Per il WWF è realistico puntare in Italia al 40% della SAU certificata in biologico entro il 2030 per dare alla transizione ecologica del settore primario la spinta necessaria per vincere le sfide ambientali globali del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, ma anche la sfida della qualità e competitività nei mercati internazionali dei prodotti alimentari “Made in Italy”.

Questa dell’agricoltura biologica e biodinamica è una sfida ambiziosa, ma necessaria ed urgente essendo questi modelli di produzione agricola i più sostenibili per l’ambiente e la società che meglio di altri attuano i principi dell’agroecologia. Per vincere questa sfida, secondo il WWF, è indispensabile una forte alleanza tra cittadini-consumatori e agricoltori; i primi devono fare crescere i consumi dei prodotti biologici certificati con le loro scelte di acquisto responsabili e adottando diete attente alla salute delle persone e del pianeta, i secondi devono dimostrare una grande capacità di innovazione e propensione al cambiamento delle pratiche agricole, abbandonando l’uso dei prodotti chimici di sintesi.

L’aumento delle superfici agricole certificate in biologico deve essere accompagnato da un aumento della domanda di prodotti alimentari certificati e commercializzati al giusto prezzo per garantire anche la sostenibilità economica della transizione ecologica, insieme alla sostenibilità ambientale e sociale.

Se l’Italia si colloca oggi ai primi posti in Europa per numero di operatori BIO (86.144 il numero complessivo di produttori, preparatori e importatori biologici alla fine del 2021) e SAU certificata in biologico (17,4%), è invece indietro nel consumo dei prodotti biologici, gli italiani si limitano infatti al 3,9% circa dei consumi totali. Le vendite alimentari BIO nel 2022 sono diminuite dopo un decennio di costante crescita. Per effetto della crisi economica generale il valore della spesa BIO si è contratto del 4,6%, assestandosi a 3,38 miliardi di euro/anno.

Per il WWF il principale motore della transizione ecologica dei sistemi agro-alimentari saranno proprio i cittadini-consumatori che dovranno sostenere, con acquisti responsabili e consapevoli delle esternalità negative dell’agricoltura convenzionale e intensiva, la necessaria conversione del mondo agricolo verso una vera sostenibilità ambientale.

Per questo il WWF invita tutte le persone interessate a partecipare attivamente a questa sfida, iniziando con la partecipazione al sondaggio pubblico del MIPAAF sul Piano di Azione Nazionale per il biologico, negli ultimi due giorni utili.

La Legge nazionale n. 23 del 9 marzo 2022, che disciplina la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, all’articolo 7 prevede che il MiPAAF adotti con decreto, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. Si tratta di un Piano triennale 2022-2024, con 12 obiettivi previsti dalla Legge nazionale per la tutela, lo sviluppo e alla competitività del settore biologico nazionale.

La proposta di Piano elaborata dal MIPAAF, presentata sommariamente sul sito del Ministero, prevede 7 Azioni suddivise in 4 Assi coerenti con gli interventi programmati nel Piano strategico nazionale PAC 2023-2027 e con il Piano strategico europeo per il biologico, ed intende sostenere sia la domanda che l’offerta di prodotti biologici, accrescendo al contempo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del metodo di produzione biologico.

La consultazione pubblica rappresenta uno sportello di ascolto aperto verso le istanze della società civile e di tutte le organizzazioni direttamente o indirettamente coinvolte dai temi della produzione biologica e ha anche lo scopo di raccogliere contributi per l’integrazione e la modifica del Piano proposto dal Ministero. Il WWF suggerisce di sostenere richieste come la realizzazione di programmi di educazione alimentare nelle scuole, azioni per la conservazione e ripristino della Natura nelle aziende agricole, azioni per lo sviluppo e il mantenimento del microbiota del suolo responsabile di una vasta gamma di processi biogeochimici, introduzione di una etichetta digitale che fornisca informazioni sull’impronta ecologica, idrica e del carbonio e sulle emissioni  di gas climalteranti delle produzioni biologiche comparate con i prodotti convenzionali, insieme alla riduzione dell’aliquota IVA al 2% per i prodotti biologici certificati e l’introduzione di un bonus fiscale per agevolare i consumi da parte di donne in stato di gravidanza e famiglie con bambini fino a 3 anni di vita.

Con questa indagine online il MIPAAF dichiara di voler completare l’ascolto delle parti economiche, sociali, ambientali e della società civile, prima di redigere la versione definitiva del Piano di Azione Nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. Per questo è importante che tutte le persone interessate alla transizione ecologica della nostra agricoltura agiscano per fare arrivare forte la loro voce a sostegno del biologico.

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