La Baraggia di Bellinzago è un mosaico di ambienti umidi di piccole dimensioni nei pressi delle vicine risaie. Quest’oasi WWF è stata istituita per proteggere il prezioso ambiente di brughiera e le specie che qui vivono, soprattutto gli anfibi. L’oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT1150008) nel Comune di Bellinzago (NO). L’area, di 7 ettari, ospita ben 9 specie di anfibi tra cui la rara rana di Lataste, e, forse ancora, il pelobate fosco.
Ambiente, Flora e Fauna
L’oasi tutela alcuni specchi d’acqua naturalizzati che consentono la sosta di numerose specie di uccelli provenienti dalle vicine risaie del novarese. L’area è impreziosita dalla presenza di una porzione di brughiera (o baraggia) con erica (o brugo), betulla e pioppo tremulo; è il residuo di una componente del paesaggio un tempo più diffusa.
L’Oasi è stata istituita per la tutela dell’ambiente della brughiera e le specie gli anfibi che ospita, ben nove, tra cui la rana di Lataste e, forse, il pelobate fosco, un piccolo rospo inserito nella lista degli anfibi europei maggiormente minacciati di estinzione.
Per quanto riguarda l’avifauna, oltre ad anatidi e ardeidi che frequentano gli stagni, l’oasi è rifugio di numerose specie tipiche dei boschi planiziali e della brughiera, tra cui l’ortolano, lo zigolo giallo e occasionalmente l’albanella minore e la cicogna bianca.
Cespugli e siepi ospitano una diversificata popolazione di rettili, insetti e micromammiferi (moscardino, ghiro, scoiattolo rosso).
Interessante la presenza della rara libellula Sympecma paedisca e del Carabus cancellatum, specie di montagna presente in pianura solo in piccolissime popolazioni.
Visita e contatti
L’oasi non è aperta la pubblico. Per visite, rivolgersi al Parco Naturale Ticino – Lago Maggiore, che gestisce la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) entro la quale è compresa l’oasi WWF.
Indirizzo: Strada comunale di Alzate – Bellinzago Novarese (NO)
Come raggiungere l’Oasi
Dalla Stazione ferroviaria di Bellinzago Novarese procedere verso Badia di Dulzago. Dopo 1500 m girare a sinistra; l’Oasi inizia al fondo di una discesa sterrata, sulla sinistra