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Al via il primo campo antibracconaggio WWF nel Fucecchio

Sono quasi 13.500 gli uccelli acquatici censiti nel gennaio 2017 nel Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna italiana con circa 1.800 ettari tra le province di Pistoia, Firenze fino a toccare la provincia di Lucca.…

Sono quasi 13.500 gli uccelli acquatici censiti nel gennaio 2017 nel Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna italiana con circa 1.800 ettari tra le province di Pistoia, Firenze fino a toccare la provincia di Lucca. Questa area è ritenuta attualmente la zona dell’alzavola con oltre 6.000 individui costantemente presenti negli ultimi anni. Il territorio si trova tra i colli del Montalbano e le Colline delle Cerbaie, con i comuni di Larciano, Ponte Bugginese e Fucecchio da cui prende nome l’intera zona . Questa porzione di Toscana si trova tra le due grandi direttrici di comunicazione Firenze-Livorno da una parte e autostrada Firenze Mare dall’altra. Tutto ciò ha fatto si che questo specchio d’acqua inserito dentro una grande area urbanizzata sia un’area strategica per tante specie di uccelli. Anche la locale storia venatoria della zona umida del Padule, testimonia la ricca presenza di fauna migratoria e stanziale, come beccacce, beccaccini, quaglie, tortore, tordi, fagiani. Già i Medici avevano promulgato delle leggi che regolavano le battute di caccia in padule.
Oggi il forte inquinamento e il bracconaggio hanno ridotto la presenza di tante specie, sia vegetali che animali. La forte pressione venatoria rende il territorio purtroppo soggetto a fenomeni di bracconaggio sia sulle specie acquatiche che su fringillidi, sturnidi e turdidi, fino purtroppo a interessare specie rare e protette come la cicogna nera (un esemplare trovato impallinato nel 2010 a Fucecchio). Indiscriminato anche qui l’uso dei richiami elettromagnetici (fonofil). Benché le amministrazioni abbiano cercato di tutelare parte di queste aree chiudendo al prelievo venatorio ed in parte limitando l’attività, in tutta la zona compresa nelle tre province sono autorizzati circa 550 appostamenti fissi, di cui 110 per la caccia agli acquatici.
Una caccia questa indirizzata sulla fauna in migrazione, quindi con una pressione venatoria molto dannosa. Il coordinamento nazionale delle guardie wwf con la collaborazione delle guardie WWF della Toscana hanno organizzato quest’anno un’ intervento di sorveglianza finalizzato alla prevenzione e  repressione di eventuali illeciti contro la fauna in migrazione. Circa 25 guardie giurate ed una quindicina di volontari  provenienti dalle province di Siena, Pisa, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze saranno presenti in zona con servizi coordinati con i Carabinieri forestali finalizzati al controllo di questo territorio. Da metà novembre a fine dicembre saranno svolti servizi di vigilanza all’interno dell’area protetta, nell’area contigua e nelle colline intorno al Padule al fine di tutelare le specie in migrazione. Contestualmente si effettueranno anche sopralluoghi nei comuni del senese, dove negli ultimi tempi si sono verificati atti di bracconaggio nei confronti del lupo.
 

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