Bisogna porre fine alla totale impunità garantita sino ad oggi a chi commette crimini che danneggiano la salute dei cittadini e dell’ambiente e per questo anche il WWF chiede che venga approvato dal Senato definitivamente, senza modifiche, il disegno di legge che introduce nel Codice Penale i nuovi delitti ambientali, che va in aula domani.
Sino ad oggi di fronte ad una criminalità ambientale che ricava un profitto di 15 miliardi l’anno, la Magistratura può comminare solo contravvenzioni, da domani chi inquina o provoca un disastro ambientale rischierà una reclusione fino a un massimo di 20 anni.
Il WWF per contribuire attivamente all’ulteriore adeguamento del nostro Codice Penale, ha elaborato una sua proposta di legge per la tutela penale della fauna selvatica, presentata recentemente da 12 senatori del centrosinistra e del centrodestra, primo firmatario il Senatore Sollo (co-relatore del ddl sui reati ambientali), con il quale si intende punire con pene severe simili a quelle previste per i delitti, chi cattura, detiene, maltratta o uccide esemplari di specie selvatiche protette.
La proposta conta sulle oltre 55.000 firme raccolte grazie alla Campagna “Crimini di natura”.
Il Senato approvi subito il DdL sugli ecoreati
Bisogna porre fine alla totale impunità garantita sino ad oggi a chi commette crimini che danneggiano la salute dei cittadini e dell’ambiente e per questo anche il WWF chiede che venga approvato dal Senato definitivamente, senza modifiche, il…