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Nuove start up per un Mediterraneo piu’ pulito

●    Parte il primo contest mai realizzato in Italia per progetti di innovazione finalizzati a diminuire l’impatto della plastica e di altri materiali di scarto sugli ecosistemi marini e costieri del Mediterraneo. Gli innovatori potranno candidare i loro…

●    Parte il primo contest mai realizzato in Italia per progetti di innovazione finalizzati a diminuire l’impatto della plastica e di altri materiali di scarto sugli ecosistemi marini e costieri del Mediterraneo. Gli innovatori potranno candidare i loro progetti entro il 18 giugno.

●    Ogni anno, secondo il World Economic Forum, finiscono in acqua 8 milioni di tonnellate di soli materiali plastici.

●    Per la startup selezionata e il runner-up previsti un percorso di incubazione in Impact Hub Milano di tre mesi e un grant pari a €15.000.

Milano, 5 Maggio 2017. Impact Hub Milano, l’incubatore d’impresa focalizzato sull’innovazione sociale e ambientale, ha lanciato oggi insieme al WWF e patrocinato da Bulgari, la Fellowship on Ocean Cleanup.
Si tratta del primo contest mai realizzato in Italia dedicato a progetti d’innovazione per diminuire l’impatto dei rifiuti o dell’inquinamento off-shore, costiero e subacqueo delle acque salate.

WWF ha definito i principi per la Sustainable Blue Economy ossia un modello di business a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile che si basa sull’imitazione dei sistemi naturali, riutilizzando continuamente le risorse. Il mare è una delle componenti fondamentali di questo ecosistema considerando che, secondo un dossier presentato dal World Economic Forum, finiscono ogni anno in acqua 8 milioni di tonnellate di soli materiali plastici. Nei mari di tutto il mondo navigano oltre 150 milioni di tonnellate di materie plastiche.

Il problema è urgente: per questo WWF e Bulgari hanno scelto di collaborare con Impact Hub Milano per dare vita ad un’iniziativa che favorisca le startup impegnate sul tema del recupero dei rifiuti dal mare e capaci di applicare Innovazione Sociale e imprenditorialità alla tutela e sostenibilità delle acque salate. Un’idea che è stata accolta da Bulgari, che nell’ambito delle sue strategie di Sviluppo Sostenibile sta promuovendo il massimo ricorso a pratiche di riuso, riutilizzo e riciclo delle risorse.
L’obiettivo è ripensare a modelli di economia tradizionale – lineare, a beneficio della circolarità di utilizzo delle risorse tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita del prodotto. La Fellowship riunisce attori diversi e vede in Bulgari il partner esclusivo lato impresa.
Il programma mira ad identificare soluzioni innovative volte alla raccolta e al riutilizzo di materiali di scarto che oggi inquinano i nostri mari ed oceani e che possono trovare proprio nel mondo del Lusso, una “seconda vita” nell’ambito del packaging e dei materiali di visual merchandising.

In particolare i progetti dovranno essere in grado di creare impatto in ambiti quali: la diminuzione dell’immissione dei materiali in acqua, il riciclo dei materiali, la raccolta e lo stoccaggio, la trasformazione in nuove materie prime e il riutilizzo dei materiali di scarto.

Giuseppe Di Carlo, direttore della WWF Mediterranean Marine Initiative ha dichiarato “Siamo parte integrante dell’ecosistema marino: dal suo stato di salute dipende anche il nostro. Per questo è indispensabile pianificare ogni nostra attività con attenzione. Per questo il WWF sostiene con slancio ogni iniziativa economica che si muove in questo senso, e i meccanismi innovativi in grado di farla crescere in modo sostenibile. Sono passi fondamentali per far sì che la Blue Economy rappresenti un’opportunità e soprattutto un processo concreto”.

Lo sviluppo della IH Fellowship on Ocean Cleanup

Le startup candidate potranno sottoporre i propri progetti dal 5 maggio fino al 18 giugno (http://gust.com/programs/fellowship-on-ocean-cleaning-up).

Il 19 giugno comincerà un progressivo percorso di selezione da parte di una apposita giuria che porterà dapprima alla scelta di massimo 6 giovani aziende che accederanno alla fase di sviluppo del Business Model che prevede un percorso di pre accelerazione della durata di due mesi.

Al termine di questo periodo, a inizio ottobre 2017, verranno selezionati un fellow e un runner-up che accederanno alla fase cosiddetta prototype della durata di 12 settimane che prevede il supporto durante la costituzione, lo sviluppo e il lancio sul mercato del prodotto/servizio.

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