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Ancora un rinvio per il Regolamento UE che salva le foreste

Appena due settimane fa quasi 200.000 europei avevano chiesto alla Commissione di mantenere integre le leggi europee sulla natura, EUDR compreso

E intanto la deforestazione avanza

Con una mossa imbarazzante, la Commissione europea ha annunciato che posticiperà ancora una volta l’applicazione del Regolamento contro la Deforestazione (EUDR) a causa di “problemi informatici”, nonostante abbia avuto più di due anni di tempo per la loro predisposizione. Ciò comporterà costi ingenti per le aziende che hanno già investito nella conformità al Regolamento e, soprattutto, a un’ulteriore perdita di credibilità per la Presidente von der Leyen.

“Non è una coincidenza che questo rinvio arrivi proprio mentre la Commissione sta perseguendo un’agenda di deregolamentazione senza precedenti, sacrificando l’EUDR. È inaccettabile e imbarazzante per la Presidente von der Leyen e tutta la Commissione. Se questo problema tecnico è reale, non solo dimostra incompetenza, ma anche una palese mancanza di volontà politica nell’investire per un’attuazione tempestiva dell’EUDR” afferma Anke Schulmeister-Oldenhove, Forest Policy Manager del WWF European Policy Office.

Regolamento che può salvare le foreste

La decisione di rinviare l’applicazione di un Regolamento che può salvare le foreste del mondo che ci forniscono letteralmente l’ossigeno per vivere, arriva nonostante solo due settimane fa quasi 200.000 europei abbiano chiesto alla Commissione di mantenere integre le leggi europee sulla natura, compreso l’EUDR. A questo punto è lecito domandarsi a chi risponde questa Commissione.

C’è il rischio concreto che la proposta di posticipare il Regolamento porti a un indebolimento ulteriore con conseguenze devastanti per le foreste di tutto il mondo. L’EUDR è stato attaccato dal PPE (Forza Italia), ECR (Fratelli d’Italia) e Patrioti (Lega) al Parlamento Europeo, oltre che da diversi governi nazionali incluso quello italiano, che stanno facendo pressione sulla Commissione europea per annacquarlo, sostenendo che le attuali regole sono “troppo difficili” da rispettare.

Dalla Commissione ci aspettiamo di più di una giustificazione palesemente infondata. La Commissione ha le risorse per intensificare gli sforzi per rendere pronto e operativo il sistema informatico entro la fine dell’anno, invece che proporre un ulteriore rinvio di questa normativa cruciale, piegandosi alle pressioni politiche di parte.

Deforestazione
foto di Justin Jin, WWF Francia

400mila ettari di deforestazione

Tra il 2021 e il 2023, il consumo nell’UE di soia, olio di palma, cacao, caffè, legname, gomma, carne bovina e prodotti derivati è stato responsabile dell’abbattimento di quasi 100 milioni di alberi (97,62 per la precisione) in tutto il mondo, equivalenti a 403.140 ettari di deforestazione. Ciò significa che ogni secondo un albero viene abbattuto per soddisfare il consumo dell’UE.

Da quando l’EUDR è stato rinviato (a fine 2024), oltre 23 milioni di alberi sono stati abbattuti, di cui circa un terzo per la produzione del solo cioccolato, e altrettanti per la produzione di carne bovina e cuoio. Altri 4 milioni di alberi circa sono stati abbattuti per la produzione di soia, impiegata come nutrimento per il bestiame.

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