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WWF parte civile al processo su Malagrotta

L’11 marzo si terrà l’udienza preliminare dinanzi al GUP del Tribunale di Roma, Dott. Nicola Di Grazia, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio con rito ordinario, formulata dal Pubblico Ministero lo scorso 17.12.2015 nei confronti di…

L’11 marzo si terrà l’udienza preliminare dinanzi al GUP del Tribunale di Roma, Dott. Nicola Di Grazia, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio con rito ordinario, formulata dal Pubblico Ministero lo scorso 17.12.2015 nei confronti di 21 indagati tra cui, oltre a Manlio Cerroni, figurano l’ex Prefetto di Roma Goffredo Sottile, l’ex governatore regionale Piero Marrazzo. I reati  contestati agli indagati nelle rispettive posizioni sono gravissimi e vanno dall’associazione a delinquere finalizzata  al traffico illecito di rifiuti, alla gestione illecita dei rifiuti, dall’abuso d’ufficio alla truffa aggravata  e frode in Pubbliche forniture, come pure il falso in atto pubblico.
I capi d’imputazione riguarderanno le note vicende legate alla gestione dei rifiuti e alla realizzazione degli impianti di incenerimento ad Albano Laziale (capo B), Monti dell’Ortaccio (capo D) nella Valle Galeria a pochi metri da Malagrotta, nonché alle tariffe e le ordinanze regionali sullo smaltimento dei rifiuti dei comuni di Anzio e Nettuno.

Come già accaduto per i precedenti processi, il WWF sarà in aula per costituirsi parte civile, mentre solo qualche aula più in là, contemporaneamente, continuerà il troncone del processo con rito immediato nei confronti di Cerroni ed altri.  

Dagli anni novanta sino ai giorni nostri il WWF ha dato attenzione estrema alla gestione dei rifiuti nel Lazio, cercando di intervenire complessivamente sul sistema criticato in tutte le sedi amministrative, politiche giudiziarie, sia sulle vicende di Collefero e Albano che su quelle di Malagrotta, o più recentemente sul commissariamento per l’individuazione dei siti alternativi a quest’ultima. Sono state investite risorse professionali e ed economiche dei soci a favore della collettività, promuovendo ricorsi ai Tribunali Amministrativi, costituendo il WWF nei processi penali, garantendo le presenze presso le conferenze dei servizi, le commissioni, presentando osservazioni alle valutazioni d’impatto ambientale e alla valutazione ambientale strategica sullo stesso piano di gestione dei rifiuti.
E questo impegno ci è stato riconosciuto dalle stesse forze dell’ordine nell’ambito delle intercettazioni che riportano «Meno male che c’è il WWF» come scrivono i carabinieri nelle annotazioni allegate al processo.
 

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