In occasione della festa del 2 giugno il WWF lancia un piccolo promemoria al Governo e in particolare al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida. In queste settimane il Ministro sta infatti lavorando ad un DdL che cancellerebbe alcune tra le principali norme che tutelano gli animali selvatici, dopo quelle già demolite nel corso dell’attuale Legislatura.
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Petizione Stop Caccia Selvaggia
Firma anche tu per fermare il DdL Ammazza Natura
Il principio costituzionale minacciato
Il WWF ricorda a chi oggi, anche nelle istituzioni, continua a spingere per una modifica normativa che ci riporta indietro di 30 anni, che l’Italia NON è una repubblica fondata sulla caccia. Ma, invece, come recita l’art.9 della Costituzione, così come modificato dalla riforma del 2022 “… tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni…”.
Un principio scolpito nei valori fondamentali della nostra Repubblica e al quale nessuna legge che “disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” (sempre art.9) dovrebbe venir meno.
Principio da cui si allontana fortemente il DdL di riforma sostenuto dal ministro Lollobrigida. Questa proposta introduce una drastica deregulation dell’attività venatoria, legalizzando alcuni aspetti, e pratiche che oggi sono considerate attività di bracconaggio.
I rischi di una nuova procedura d’infrazione europea
Una riforma che moltiplicherebbe i rischi per l’incolumità pubblica, anche per chi vive, lavora o fa escursioni in natura, per la salute di tutti, a causa dell’aumento dell’inquinamento da piombo, e per gli animali, soprattutto per le specie già vulnerabili. Una riforma che renderebbe i controlli più difficili a tutto vantaggio di bracconieri e trafficanti. Ovvero di criminali che si arricchiscono usando gli animali come merce di scambio nei mercati illegali. Una riforma che espone tutti i cittadini al rischio concreto di una nuova procedura d’infrazione europea, dopo le due già aperte nel corso di questa legislatura. Una sanzione pesante che per gli interessi di pochi graverà sulle tasche di tutti i contribuenti.
Un appello e una petizione contro gli apprendisti stregoni
Come sarebbe la nostra bandiera senza il verde? Impossibile immaginarla, così come è impossibile immaginare il nostro Paese senza la sua biodiversità che, insieme alla cultura e al paesaggio la rendono quello che è. Ossia, secondo il Report WWF “Biodiversità Fragile, maneggiare con cura: Status, tendenze, minacce e soluzioni”, il Paese europeo più ricco di biodiversità in Europa con circa 60 mila specie animali e 10 mila specie di piante vascolari.
Ecco. Amare il nostro paese significa difendere la sua natura. Per questa ragione il WWF Italia rinnova al governo l’appello a non giocare all’apprendista stregone con le norme che regolano la tutela della nostra natura, che è un patrimonio di tutti, anche di chi non è ancora nato.
Per impedire che questa proposta di legge sia presentata in un prossimo Consiglio dei ministri e poi mandata al Parlamento, è necessario agire subito. Il WWF chiede il supporto di tutti con una firma alla petizione wwf.it/stopcacciaselvaggia.