Fenicottero

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  • 160cm
    l’apertura alare di un maschio di fenicottero.
  • 20.000
    il numero di coppie che possono essere presenti in una colonia.
  • 15.000
    -25.000 gli animali che trascorrono l’inverno nel nostro Paese.

L’ABC DELLA SPECIE

Il fenicottero è una specie sociale e forma grandi colonie che contano fino a 20.000 coppie. Durante l’anno gli esemplari di questa specie compiono ampi spostamenti nell’area del Mediterraneo, concentrandosi in nuclei molto numerosi nelle aree di svernamento e nelle aree utilizzate per la riproduzione. 

È una specie monogama in cui entrambi i genitori collaborano alle cure parentali, alternandosi per la cova e l’allevamento dei pulcini. Il partner che non è impegnato nella cova si dedica alla ricerca del cibo allontanandosi fino a 150 km dal nido.  

Con l’avvento del periodo riproduttivo i fenicotteri si esibiscono in parate di corteggiamento caratteristiche della specie: movimenti ritmici, battiti d’ali sincronizzati, rigonfiamenti di penne e inconfondibili versi. Le uova vengono deposte in un nido fatto quasi interamente di fango con la forma a cono, molto simile ad un piccolo vulcano. Dopo circa dieci giorni dalla schiusa i pulcini abbandonano il nido e si uniscono in gruppi numerosi controllati a turno dagli adulti, dove resteranno vigilati fino al giorno in cui saranno in grado di volare. 

CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ

I fenicotteri appartengono a una delle più antiche famiglie di uccelli a livello evolutivo: i primi fossili ritrovati della specie risalgono infatti a 30 milioni di anni fa. Ad oggi si stima che la popolazione di fenicotteri a livello globale conti circa 700.000 individui e sia in continua crescita. 

La caratteristica colorazione rosa dei fenicotteri può essere più o meno intensa in relazione alla dieta. Infatti i fenicotteri si nutrono prevalentemente di alghe e piccoli crostacei, tra cui l’Artemia salina, specie che contiene uno specifico pigmento rosso-arancione, il quale, una volta metabolizzato, conferisce il tipico colore al piumaggio. I giovani sono di colore grigio-bruno e iniziano ad assumere la colorazione rosa dell’adulto solo dopo il secondo anno di vita, quando la percentuale dei crostacei che compone la dieta tende ad aumentare in modo significativo.  

La particolare conformazione del becco gli permette di filtrare l’acqua, pompandola fuori attraverso delle piccole lamelle e muovendo la lingua su e giù come un pistone. 

Durante la schiusa i piccoli emettono dei pigolii, i genitori, dal canto loro, rispondono solo ai richiami dei propri pulcini rendendo questo scambio fondamentale per il riconoscimento durante tutto il periodo dell’accrescimento, quando i giovani si trovano riuniti in gruppi numerosi con funzione di “asilo”.  

LE MINACCE

Non è una specie considerata a rischio estinzione, ma ugualmente risente del deterioramento dell’habitat in cui vive tanto per gli alti livelli di inquinamento quanto per il disturbo antropico arrecato alle colonie, in modo particolare durante il periodo di nidificazione. Infine, la predazione di uova e pulcini da parte di altri animali riduce in modo significativo il tasso di sopravvivenza nei primi anni di vita della specie. Altre forme di disturbo nelle aree in cui le colonie si alimentano e si riproducono, come la presenza di fotografi e curiosi, possono compromettere l’utilizzo e portare all’abbandono di siti chiave per la specie.

In Sardegna e in altre regioni italiane interessate dalla presenza del fenicottero si sono inoltre registrati diversi episodi di esemplari morti per collisione con linee elettriche. In molti paesi del bacino del Mediterraneo meridionale diversi esemplari vengono ancora oggi catturati e venduti nei mercati locali. 

COSA FA IL WWF

Conservare il fenicottero significa soprattutto assicurare alla specie siti tranquilli per la riproduzione, lo svernamento e l’alimentazione. Il sistema delle Oasi WWF rappresenta una rete di aree distribuita in tutta la penisola di fondamentale importanza poiché in grado di offrire luoghi e rifugi idonei alla specie. Le Riserve del Lago di Burano e della Laguna di Orbetello in Toscana sono due tra le aree chiave dove il fenicottero sosta e si riproduce; la Riserva delle Saline di Trapani in Sicilia, la Riserva di Valle Averto in Veneto e l’Oasi delle Vasche di Maccarese nel Lazio rappresentano altre Oasi WWF in cui i fenicotteri trovano condizioni ottimali per sostare, alimentarsi e poi ripartire per il loro peregrinare nel Mediterraneo. 

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