Impollinatori

Aiutaci a salvare gli impollinatori!
  • 145
    mila miliardi di US$ la stima del loro valore sugli ecosistemi.
  • 100.000+
    specie diverse svolgono la funzione di impollinatori.
  • 2.000
    specie di Apoidei sono censite a livello europeo.

L’ABC DELLA SPECIE

La riduzione degli insetti impollinatori rappresenta un importante fattore di rischio per l’agricoltura, infatti la loro perdita potrebbe aumentare notevolmente il costo di produzione di alcune colture. Circa un terzo del cibo utilizzato dall’uomo proviene da piante impollinate da impollinatori selvatici. Oltre 100.000 differenti specie di animali – tra cui pipistrelli, api, mosche, farfalle, coleotteri e uccelli – forniscono servizi di impollinazione, sia per gli ecosistemi naturali sia per quelli “secondari” creati dall’uomo.

In Europa, gli impollinatori sono prevalentemente api e sirfidi, ma anche farfalle, falene, alcuni coleotteri e vespe. L’ape domestica da miele occidentale (Apis mellifera) è la specie più conosciuta, utilizzata dagli apicoltori per la produzione di miele e altri prodotti come: propoli, pappa reale e cera. In Italia sono presenti 288 specie indigene di Lepidotteri diurni.

CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ

Le politiche agricole sono sempre più orientate verso l’aumento della produttività tramite l’aumento dell’uso di agro-farmaci tossici e hanno portato gli ecosistemi sull’orlo del collasso. Gradualmente, la diversità biologica che è alla base dei nostri sistemi alimentari sta scomparendo, mettendo a dura prova il futuro del nostro cibo, dei nostri mezzi di sussistenza, della salute e dell’ambiente. Le conseguenze rischiano di essere disastrose: api, farfalle e altri insetti stanno scomparendo dai nostri paesaggi, così come varie specie di uccelli, un tempo comunemente presenti nelle campagne europee.

LE MINACCE

Molte specie chiave impollinatrici sono soggette a una minaccia sempre crescente dovuta a una varietà di disturbi umani come la distruzione e il degrado degli habitat, la diffusione di pesticidi, la diffusione di malattie e di parassiti, i cambiamenti climatici, le piante invasive e la competizione con gli impollinatori non-nativi.

L’agricoltura intensiva è causa in tutta Europa della perdita di circa il 40% delle specie vegetali e le strette relazioni tra la componente vegetale e gli insetti impollinatori fanno ritenere che anche tra questi si abbia una corrispondente perdita di specie.

Nel 2018 il Comitato Italiano IUCN ha redatto la Lista Rossa degli apoidei: in totale sono 151 le specie di api native in Italia per le quali esistono dati sufficienti e indizi di declino e 34 quelle con diversi livelli di minaccia.

COSA FA IL WWF

Abbiamo lanciato la petizione per salvare le api e gli altri insetti impollinatori che rischiano di scomparire per sempre. Chiediamo all’Unione Europea, al Governo italiano e alle Regioni il divieto dei pesticidi più pericolosi e un sostegno maggiore all’agricoltura biologica senza veleni.

Il nostro impegno per un’agricoltura sostenibile che risale agli anni ’80, con la famosa “Campagna per la Campagna” sembra raccogliere i risultati a livello istituzionale grazie alla  Strategia “Farm to Fork” presentata nel 2020 all’Unione Europea e che rappresenta un importante contributo per la tutela degli impollinatori. Contiene infatti alcuni importanti obiettivi per la riduzione dell’uso dei pesticidi, l’aumento delle superfici coltivate con agricoltura biologica e il restauro ecologico degli agro-ecosistemi, con l’obiettivo di destinare almeno il 10% della superficie delle aziende agricole europee al mantenimento della biodiversità.

Abbiamo lanciato l’iniziativa “Mondo che Verrà”, per costruire il mondo che tutti insieme siamo chiamati a costruire dopo la pandemia da Covid-19. Un modo in cui l’agricoltura a basso impatto, condotta secondo i protocolli del biologico e a tutela degli impollinatori e della biodiversità sia possibile.

Infine, nelle nostre oasi ci sono molti apiari didattici che sono un modo divertente e istruttivo per conoscere meglio da vicino il ruolo fondamentale degli insetti impollinatori.

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