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Abruzzo, al lavoro per l’orso bruno marsicano

Distribuiti recinti per la tutela di api e animali da allevamento In queste settimane l’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (AQ) è particolarmente impegnata nelle azioni per la tutela dell’orso bruno marsicano. Con…

Distribuiti recinti per la tutela di api e animali da allevamento

In queste settimane l’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (AQ) è particolarmente impegnata nelle azioni per la tutela dell’orso bruno marsicano. Con la bella stagione può verificarsi che qualche orso si avvicini a stazzi, apiari o pollai alla ricerca di cibo. Per evitare predazioni è bene che queste strutture siano dotate di recinti elettrificati: si tratta di leggeri fili alimentati con piccoli pannelli solari che, quando gli orsi si avvicinano e li sfiorano, rilasciano una debole scossa elettrica che, senza arrecare danni, li fa allontanare.

In queste settimane si stanno distribuendo ad Anversa degli Abruzzi recinti “anti orso” a tutela di pecore, api, cavalli e pollai. Lo stesso impegno lo si sta investendo a Luco dei Marsi, dove si erano registrate varie incursioni. Qui, dopo aver incontrato il Sindaco, l’Oasi ha già già messo in opera un recinto a metà giugno mentre in questi giorni interverrà per risolvere una situazione critica installandone uno a tutela di vari animali da cortile, galline e conigli: una vera e propria sfida perché si dovranno proteggere circa 2500 metri quadri. A Trasacco si sta intervenendo con l’installazione di un recinto a tutela di pollame. Altre richieste stanno arrivando anche in queste ore.

“Stiamo lavorando dentro e fuori la nostra Oasi”, dichiara Sefora Inzaghi, direttore dell’Oasi WWF Gole del Sagittario. “È un lavoro molto impegnativo perché oltre a portare i recinti nei vari paesi, dobbiamo anche collaborare con gli allevatori per montarli e metterli in funzione. Cerchiamo però di accontentare tutti perché ci rendiamo conto che è assolutamente necessario aiutare coloro che scelgono di continuare a vivere e lavorare in questi luoghi. È possibile garantire la convivenza tra uomo e orso, proteggendo questo splendido animale e al tempo stesso assicurando il protrarsi di attività importanti per il territorio”.

L’Oasi distribuisce in comodato d’uso gratuito i recinti che sono stati acquistati grazie a fondi messi a disposizione dal WWF Italia, dalla Riserva stessa e dalla Regione Abruzzo (legge n. 15/2016). Oltre a queste misure preventive sono state poi messe in atto tutte le procedure previste dal protocollo della Rete di monitoraggio Orso per l’Abruzzo e il Molise alla quale la Riserva ha ufficialmente aderito.

Aggiunge Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia: “L’Oasi WWF delle Gole del Sagittario, così come altre aree protette presenti nell’areale dell’Orso bruno marsicano, a cominciare dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise grazie al quale questa specie è sopravvissuta fino ai giorni nostri, rappresentano la concreta dimostrazione del fatto che con qualche finanziamento e una giusta pianificazione si può garantire la tutela dei grandi carnivori anche in territori dove sono ancora presenti le attività tradizionali delle nostre montagne. Con un lavoro in sinergia tra Istituzioni, aree protette e associazioni è possibile ottenere buoni risultati senza mettere in atto le catture che possono comunque rappresentare un pericolo per animali come l’orso, oltre a destinarli a una vita in cattività”.

IL PROGETTO ORSO2X50 Per la tutela dell’Orso bruno marsicano il WWF Italia ha lanciato il Progetto Orso2x50. L’Orso bruno marsicano è una delle specie più iconiche e rappresentative del nostro Paese, ma, nonostante sia protetto sia da leggi italiane che europee, ne sopravvivono solo circa 50 esemplari nell’Italia centrale, principalmente raggruppati nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Una popolazione così ristretta e isolata in un territorio dalle dimensioni ridotte, se non si agisce subito, è destinata all’estinzione! Per garantire un futuro all’orso bruno marsicano, chiedendo aiuto a tutti gli attori presenti sul territorio (Comuni, Regioni, Aree Protette, Enti Scientifici e Associazioni), abbiamo lanciato una sfida ambiziosa: raddoppiare il numero di individui di orso bruno marsicano entro il 2050.

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