Lo spettacolo “Il segreto del Bosco Vecchio”, diretto a tutte le generazioni, è ispirato al romanzo omonimo di Dino Buzzati che nel lontano 1935 (anno di pubblicazione dell’opera) già aveva una sensibilità verso la natura che solo in tempi molto recenti ha visto un parziale sviluppo, Il Bosco rappresenta l’infanzia, una dimensione incontaminata , la vita come forza gioiosa, disinteressata. E’ popolato da “Geni” custodi degli alberi che possono, a loro piacimento trasformarsi in animali o uomini, oppure sparire del tutto, nascosti nei loro domestici tronchi. Un fantastico che ci fa credere nell’incredibile , l’inverosimile che si fa tramite per comprendere il verosimile. Il motivo della natura è un tema che sta molto a cuore a Buzzati e che qui viene declinato in forma “mitica”. Il Bosco è “foresta sacra” che se violato si ribella contro l’uomo. Gli elementi fantastici e metamorfici si prestano ad essere centrali nella costruzione della danza.
Nell’idea di messa in scena, pensata da Flavia Bucciero, il canto e la parola fuori campo rappresentano la voce dei geni degli alberi e quella dei venti. E’ una produzione pensata in particolare per un pubblico di bambini e ragazzi, ma adatta a tutte le generazioni. Intende veicolare valori fondamentali, come quelli legati al rispetto per la natura e dell’ambiente e all’idea di uno sviluppo sostenibile.
Crediti
Coreografia : Flavia Bucciero
Danzatori della Compagnia: Alice Covili, Marco Della Corte, Iolanda Del Vecchio, Leila Ghiabbi, Fausto Paparozzi
Musiche: F.S. Geminiani, G.F. Handel, C. Monteverdi
Interventi musicali elettronici: A. F. Di Stefano
Voci: Flavia Bucciero, Riccardo Monopoli