Con un’estensione di 6,7 milioni di Km quadrati, l’Amazzonia abbraccia 9 paesi diversi del Sud‐America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname, Venezuela e Guyana francese.
E’ una delle aree naturali più importanti e meno conosciute del nostro Pianeta, un vero e proprio regno di biodiversità, acque dolci, sistemi idrologici, una ricchissima diversità culturale e socio‐economica, che include anche comunità indigene in isolamento volontario.
Il WWF è stata tra le prime organizzazioni ambientalista a svelare il dramma della deforestazione amazzonica, la portata degli impatti sugli equilibri del pianeta e la perdita di biodiversità ad essa collegata. Il primo appello di WWF Italia a difesa dell’Amazzonia è stato lanciato nel 1988 quando il dramma della deforestazione amazzonica era sconosciuto ai più nella sua tragica portata.
Le minacce per l'Amazzonia
Dal 1988 al 2017, abbimo perso in media ogni anno una superficie di foresta tropicale pari a 12.000km2, con dei picchi di deforestazione fino a 28.000km2.
La principale causa che minaccia la sopravvivenza del polmone verde del nostro Pianeta è la deforestazione: solo nel territorio brasiliano stiamo perdendo una superficie di foresta pluviale equivalente a oltre tre campi da calcio al minuto.
Storicamente in questa regione una delle tecniche utilizzate per espandere le aree per le coltivazioni, gli allevamenti e le miniere è l'utilizzo del fuoco. L'utilizzo scorretto del fuoco provoca però nella gran parte dei casi incendi, difficilmente poi gestibili. Secondo l’Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile (INPE) solo da quest’anno gli incendi in Brasile sono aumentati dell’ 83% rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre sono circa 73mila i roghi registrati in tutta la foresta amazzonica.
Come affrontiamo l'emergenza incendi
Il WWF sta lavorando, insieme ai partner, per fermare gli incendi e assistere le comunità in crisi. Senza interventi urgenti il terreno bruciato è soggetto a dilavamento, erosione, desertificazione, amplificando i rischi prodotti dai cambiamenti climatici.
Le nostre azioni per fermare l'emergenza incendi >>
La perdita dell'Amazzonia
Se l’Amazzonia scompare, scompare anche il nostro futuro.L'Amazzonia, infatti, assorbe da 150 a 200 miliardi di tonnellate di carbonio e rappresenta uno dei pilastri fondamentali del nostro equilibrio climatico.
Senza le foreste pluviali rischiamo di perdere: fra il 17 e il 20% di risorse di acqua per il Pianeta; un numero pari a 6,7 milioni di km quadrati di territori boschivi; la perdita del 10% di tutta la biodiversità mondiale e la perdita di habitat per 34 milioni di persone.
Il WWF per l'Amazzonia: il nostro programma di conservazione
Le attività del WWF per la conservazione dell’Amazzonia perseguono 3 obiettivi principali:
Obiettivo 1
Entro il 2020, la diversità degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce del Bioma dell'Amazzonia è preservata per garantire la sopravvivenza delle specie che vivono lì e la continua fornitura di beni e servizi ambientali alle popolazioni locali, ai paesi della regione e al mondo.
Obiettivo 2
Entro il 2020, la qualità, la quantità e la tempistica dei flussi nei fiumi prioritari e nelle loro sorgenti sono mantenute a livelli che garantiscono l'integrità degli ecosistemi acquatici e la continua fornitura di servizi ecologici a supporto dei mezzi di sussistenza locali e delle economie regionali.
Obiettivo 3
Entro il 2020, viene conservata una copertura forestale sufficiente in una configurazione appropriata per mantenere i modelli climatici all'interno delle loro gamme naturali di variazione e costruire la resilienza regionale ai cambiamenti climatici, garantendo così che un'Amazzonia sana continui a contribuire alla regolamentazione del clima a livello regionale e globale.