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Fabio Cianchi/ WWF-Italia

ReNature Italy

Abbiamo appena 10 anni per fermare la perdita di biodiversità in Italia e rigenerare il nostro capitale naturale a favore del benessere e della salute di tutti noi: è la più grande sfida della nostra epoca

La Campagna

ReNature Italy. Rigeneriamo la natura d'Italia. Una visione per il nostro Paese grazie alla quale è possibile tutelare e rigenerare efficacemente il nostro capitale naturale, a beneficio delle generazioni attuali e future. La campagna sostiene un grande progetto capace di invertire la curva della perdita di biodiversità in Italia e favorire la coesistenza tra uomo e natura.

ReNature Italy. Rigeneriamo la natura d’Italia. Una visione per il nostro Paese grazie alla quale è possibile tutelare e rigenerare efficacemente il nostro capitale naturale, a beneficio delle generazioni attuali e future. La campagna sostiene un grande progetto capace di invertire la curva della perdita di biodiversità in Italia e favorire la coesistenza tra uomo e natura.

Abbiamo appena 10 anni per fermare la perdita di biodiversità in Italia e rigenerare il nostro capitale naturale a favore del benessere e della salute di tutti noi: è la più grande sfida della nostra epoca

La più grande sfida la più grande opportunità

La natura non è un optional, è la vera base essenziale della nostra esistenza.

Negli ultimi decenni, però, le attività umane hanno eroso il nostro prezioso capitale naturale e alterato in modo significativo i tre quarti degli ecosistemi terrestri e i due terzi degli oceani, distruggendo gli habitat, sovrasfruttando le risorse ed emettendo gas climalteranti e altri inquinanti. Ciò, oltre ad aver provocato una drammatica perdita di biodiversità, sta peggiorando i già pericolosi livelli di riscaldamento globale in atto e mettendo a rischio la stessa salute umana.

L’unico modo per garantirci un futuro sul pianeta, in equilibrio con la ricchezza di vita che ospita, è aumentare gli sforzi di conservazione della natura e al contempo ridurre gli impatti dei nostri stili di vita. Da un approccio nature negative dobbiamo passare ad un sistema nature positive, dove con impegno e visione tuteliamo quanto rimane, riconnettiamo quello che abbiamo frammentato, rigeneriamo quello che abbiamo degradato e distrutto.

La natura italiana è un mosaico incompleto

La natura italiana, a cavallo tra due ecoregioni prioritarie a livello globale – Alpi e Mediterraneo – è tra le più ricche d’Europa, ma questa ricchezza si sta perdendo ad un ritmo preoccupante. Il 50% delle specie di Vertebrati presenti in Italia è minacciato d’estinzione e il 52% delle 570 specie di fauna italiana protette dalla Direttiva Habitat mostra uno stato di conservazione inadeguato.

Gli habitat non sono in una condizione migliore: l’86% di quelli tutelati dalla Direttiva Habitat versa in uno stato di conservazione inadeguato o sfavorevole. Negli ultimi anni sono stati fortemente ridotti alcuni importanti ambienti quali boschi di pianura e zone umide, il 64% delle quali è andato distrutto nell’ultimo secolo, mentre molti altri sono stati frammentati o degradati. Il 41% dei fiumi italiani monitorati non è in uno stato di conservazione adeguato e l’80% dei laghi italiani non presenta un buono stato ecologico e stanno perdendo la loro capacità di fornire i tradizionali servizi ecosistemici, a partire dal contrasto al dissesto idrogeologico e al cambiamento climatico.

Ogni giorno in Italia perdiamo 16 ettari di territorio: suolo fertile, ecosistemi con i loro servizi, piccoli e grandi habitat, vengono trasformati da cemento e asfalto.

ReNature Italy

I filoni principali della campagna, con azioni interconnesse tra loro, sono 2:

  • Protect
  • Restore

Protect

Per contribuire al raggiungimento, entro il 2030, del 30% di superficie terrestre e marina efficacemente protetta, con un 10% di territorio a protezione integrale, e assicurare le tutela di specie chiave come lupo, orso bruno marsicano e lontra.

Obiettivo: verso il 30% di Aree Protette

Per conservare la natura, le aree protette sono uno strumento chiave. Proprio per questo è il momento di rilanciare i nostri Parchi Nazionali, sposando da subito l’obiettivo ambizioso della nuova Strategia Europea sulla Biodiversità, ovvero proteggere efficacemente almeno il 30% del territorio, e almeno il 10% in maniera integrale, incluso il 100% di foreste vetuste e e altri habitat ad elevata capacità di stoccaggio del carbonio.

Per concretizzare questo obiettivo sarà necessario:

  • Completare la Rete Natura 2000, creare nuovi Parchi, a partire da quelli “fantasma” come il Delta del Po, del Gennargentu e di Portofino, insieme a quelli già ipotizzati nella stessa Legge Quadro, come Monte Bianco e Tarvisio, e ad altre aree protette nelle zone chiave per la biodiversità identificate dagli esperti, tutelare ulteriori aree ad elevata ricchezza di biodiversità con altri strumenti di tutela;
  • Dotare quelli attuali di adeguate risorse e migliorarne significativamente l’efficacia di gestione, istituendo un vero Servizio Nazionale per le Aree Protette, inserito nel sistema nazionale di agenzie per la protezione dell’Ambiente (SNPA), che supporti e coordini concretamente i Parchi svincolandoli da logiche politiche e localistiche.

Obiettivo: un futuro per le specie chiave

Abbiamo scelto di dedicarci alla conservazione di alcune specie chiave e a garantirne la corretta coesistenza con le attività umane. In particolare, porteremo avanti i nostri progetti sui grandi carnivori:

  • Orso: il progetto Orso 2×50 mira a raddoppiare la popolazione di orso bruno marsicano entro il 2050 grazie ad azioni per ridurre la mortalità legata all’uomo e favorirne l’espansione, anche attraverso il progetto europeo LIFE ARCPROM, per migliorare la coesistenza con le attività umane in un’area chiave per il futuro dell’orso, il Parco Nazionale della Majella;
  • Lupo: il nostro progetto mira a mantenere una popolazione vitale di lupo in equilibrio con gli ecosistemi, riducendo la mortalità antropica causata da incidenti stradali, grazie a speciali dissuasori, e dal bracconaggio, grazie all’azione delle nostre Guardie Volontarie, e in parallelo favorire la coesistenza con le attività umane, prevenendo i danni all’allevamento;
  • Rapaci: il nostro progetto LIFE ConRaSi mira a salvare dall’estinzione tre specie di rari rapaci mediterranei quali l’aquila di Bonelli, il falco lanario e l’avvoltoio capovaccaio, insieme ai preziosi habitat che li ospitano.

La difesa delle specie passa anche attraverso la lotta ai Crimini di Natura, una piaga che provoca non solo danni alla biodiversità, ma anche economici e sociali. Per questo contrastiamo il bracconaggio a livello nazionale, grazie all’azione delle nostre 300 Guardie Volontarie in particolare nei black spot, e internazionale con un progetto europeo LIFE SWIPE con attività di supporto alle investigazioni da parte delle forze dell’ordine e dei magistrati.

Obiettivo: creare un sistema di connessioni ecologiche

Per contribuire alla connessione tra le aree protette esistenti e in via di creazione, attraverso la realizzazione di una vera e propria rete ecologica nazionale a partire da 3 super-corridoi, le wildways alpina, padana ed appenninica.

Restore

Per contribuire a restaurare gli habitat degradati, a partire da 3 aree prioritarie a maggior frammentazione, con l’obiettivo di ripristinare almeno il 15% del territorio italiano, destinare almeno il 10% dei terreni agricoli alla natura e ristabilire la continuità ecologica di almeno 1.600 km di fiumi italiani.

Attraverso 4 progetti concreti, i primi dei quali focalizzati su due delle aree prioritarie in cui ripristinare la continuità ecologica:

  • UN “ALTRO” PO: insieme ad ANEPLA (Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei Affini di Confindustria) abbiamo identificato un primo elenco di 40 interventi per il recupero di lanche e rami laterali del fiume, la riforestazione delle fasce ripariali e il contenimento di specie vegetali invasive
  • CUORE VERDE D’ITALIA nell’Appennino Umbro-Marchigiano, dove si prevedono interventi di deframmentazione della rete viaria per favorire la dispersione soprattutto dei grandi carnivori.
  • TERRA BUONA, in ambiente agricolo, grazie ad importanti collaborazioni con aziende agroalimentari, quali Barilla e Mutti, si svilupperanno percorsi a favore della tutela della biodiversità negli agro-ecosistemi per contribuire al mantenimento di una rete ecologica e tutelare singole specie, anche attraverso la realizzazione di piccole infrastrutture verdi.
  • ReNature PER LE OASI, grazie al quale ripristineremo centinaia di zone umide, ma anche aree forestali, aree per farfalle, bombi e altri impollinatori.

Per contribuire al ritorno in natura di alcune specie chiave per gli ecosistemi, strappandole al vortice dell’estinzione, attraverso progetti di ripopolamento o reintroduzione.

Gli interventi sulle specie si esplicano attraverso l’attivazione di due ambiziosi progetti su specie iconiche della fauna italiana: il ripopolamento della lince europea nelle Alpi e la reintroduzione in natura del cervo italico.

  • BENTORNATA LINCE: il progetto LIFE Lynx, che prevede il ripopolamento dell’esigua popolazione di lince nelle Alpi orientali, con l’obiettivo di creare una popolazione vitale di questo predatore, favorendo l’equilibrio con le altre specie e con le attività tradizionali locali;
  • IL PRINCIPE DELLA FORESTA: il cervo italico rischia l’estinzione, a causa dell’elevata consanguineità ed esposizione ai patogeni. Per garantire un futuro a questa popolazione unica occorre procedere alla reintroduzione in natura di un numero di individui sufficienti a garantire la sopravvivenza della popolazione nel lungo periodo.

Altri progetti: il falco pescatore e l’ibis eremita in Toscana e l’aquila di Bonelli in Sardegna, sono il primo passo per curare e rilasciare in natura le migliaia di animali che ogni anno vengono recuperati e curati nei nostri Centri di Recupero per la fauna selvatica (CRAS).

Un confronto integrato

Coerentemente con l’impegno del WWF Internazionale nel percorso verso la Conferenza delle Parti (CoP) sulla Diversità Biologica, le nostre azioni di lobby prevedono l’apertura di un tavolo di confronto verso la CoP con il ministero dell’Ambiente e ISPRA, e la creazione di due gruppi di lavoro, aperti al confronto con la società civile, per la definizione della nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 e un posizionamento ambizioso dell’Italia sul Global Biodiversity Framework post 2020.
Tra le azioni di advocacy si prevede, invece, la mobilitazione online delle ONG sensibili alle questioni ambientali per richiamare la priorità delle azioni per tutelare la natura e la biodiversità d’Italia, anche grazie al coinvolgimento di economisti e sociologi in un workshop online sugli effetti positivi degli investimenti in conservazione e ripristino della natura.


Tu al fianco della natura d’Italia

Rigenerare la natura d’Italia è la più grande sfida mai lanciata al livello nazionale in difesa della biodiversità: un impegno così grande richiede un enorme sforzo collettivo per ottenere i risultati auspicati. Insieme possiamo fare la differenza.

  • Sostieni il progetto WWF for Italy
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    Aiutaci anche tu a difendere la natura d'Italia

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    Schierati dalla parte della natura e aiutaci a fare la differenza.

  • Cambia il tuo stile di vita
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    Scopri come proteggere la Natura cambiando il tuo stile di vita.

Allegati

Valore Natura
  • Leggi il report "Valore Natura"
    • formato: pdf
    • peso: 28.99MB
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