Caro/a,
ho il piacere di presentarmi a te perché a ben pensarci io e te siamo simili. Siamo simili perché respiriamo un’aria diversa nello stesso momento in cui alziamo lo sguardo verso il cielo o verso un paesaggio naturale. Quando finalmente riusciamo a superare gli strati di cemento che celano alla vista e al tatto la natura, e possiamo immergerci nell’acqua di un mare pulito, oppure toccare con mano la corteccia di un albero, o camminare a piedi nudi su un prato… noi sentiamo che si sia ripristinato un equilibrio interiore, siamo riallineati con la realtà in cui viviamo.
Ho trascorso la mia infanzia in Australia e in Giordania, luoghi in cui è l’uomo a doversi arrendere all’esuberanza della Natura e dove la Natura è così abbondante e prevaricante che ognuno ha la possibilità di immergersene, entrarci in simbiosi, riempirsi dei suoi colori e dei suoi odori, essere testimone in prima persona della sua magia. Queste esperienze sensoriali mi accompagneranno per tutta la vita. Ma ho avuto soprattutto la for tuna di vivere in Italia, il paese con la maggiore biodiversità in Europa, dove abbiamo la possibilità di vivere tantissime espressioni che ci offre la natura a pochi passi da casa.
Siamo simili anche perché abbiamo una spinta vitale che ci accomuna, una spinta che non riusciamo ad ignorare o a soffocare: la spinta di voler proteggere ogni manifestazione della Natura dall’erosione, dall’avvelenamento, dalla violenza dell’uomo, dalle fiamme e dall’inaridimento. È una mostruosità che non riusciamo a spiegarci, a giustificare, a tollerare.
Fermare tutto questo è possibile grazie all’impegno costante di centinaia di persone. Io sono qui a rappresentare davanti a te le persone che lavorano attivamente per far sì che il nostro desiderio di tutela e conservazione della Natura venga ascoltato. È un grande privilegio. Ma rappresento anche te che offri con il tuo sostegno gli strumenti per poter compiere quel lavoro. Sono il punto d’unione fra te e loro, noi tutti insieme, contribuiamo a compiere la stessa missione.
Siamo tutti sulla stessa barca, conduciamola in salvo insieme.

High Value Donor Officer
Mail g.maurizi@wwf.it
Telefono +390684497316
Il re dell’artico
Il 2023 è l’anno del 50esimo anniversario dell’Agreement on the Conservation of Polar Bears, firmato nel 1973. Un momento cruciale in cui i cinque paesi che ospitano gli areali più estesi dell’orso polare hanno riconosciuto l’importanza di questo affascinante animale e hanno deciso di coordinare gli sforzi.
Come WWF ci siamo battuti per difendere il suo habitat, come nel Mare di Barents, invaso da industrie che estraggono gas e petrolio, abbiamo promosso l’istituzione e la gestione di aree protette come la Riserva dell’Isola di Vaigach e abbiamo sostenuto la ricerca scientifica come nelle Isole Svalbard.
Il passato della conservazione dell’Orso Polare è stato scritto, ed è pieno di attività e progetti che abbiamo implementato per proteggere questo animale ed il suo habitat. Il presente e il futuro, tuttavia, nascondono una minaccia molto più grande: il cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico costituisce la minaccia principale a lungo termine per gli orsi polari ed il loro habitat: riduce l’estensione e lo spessore delle formazioni nevosi perenni e la durata e spessore del formazioni nevose stagionali. Questo limiterà i loro spostamenti, con pericolo soprattutto per le femmine incinte, rende più insicuri i loro rifugi e riduce l’accesso alle fonti alimentari.
Il cambiamento climatico lega il destino degli orsi polari al nostro stesso destino.
Per approfondire il tema del cambiamento climatico, le ripercussioni sugli orsi polari e scoprire i nostri progetti abbiamo redatto un documento per te, che puoi scaricare qui.

Rivivi le tematiche affrontate nel nostro webinar dedicato a te lo scorso 23 febbraio. Un modo per ringraziarti del sostegno, che ci ha permesso di portare avanti attività a tutela della Natura del nostro Paese.
Verso il futuro della Tigre
Sono passati 12 anni da quando una delle più grandi manifestazioni di volontà politica riuscì a riunire i governi di 13 paesi e diede vita al primo Tiger Summit: un punto di svolta cruciale nella storia della conservazione della Tigre. Venne adottato il Piano Globale di Conservazione della Tigre ed oggi possiamo dire che il secolare declino del numero di tigri in natura si è invertito. Il WWF è stato un attore fondamentale, raccogliendo ed investendo più di €200 milioni, attivando 10 uffici nazionali in 50 areali storici della tigre, grazie al sostegno di persone come te.
I prossimi 12 anni, saranno ancora più sfidanti: i successi ottenuti sono fragili e non sono distribuiti in maniera uniforme in tutte le regioni. Il numero di specie è aumentato, ma l’areale ha continuato a diminuire e si è ridotto al 5% dell’areale storico. Crescono i consumi e quindi cresce la domanda di beni legati al bracconaggio della Tigre. Il Piano 2022-2024 stabilito nel 2° Tiger Summit di settembre ha tracciato la via e grazie a te, che sei WWF, continueremo a dare il supporto necessario per la sua attuazione.
Scarica la brochure e scopri tutte le attività, strategie e sinergie messe in campo in questi 12 anni e le sfide che affronteremo nei prossimi 12 – insieme – a partire da questo Natale!

Tavola rotonda con Rohit Singh
Sabato 15 ottobre si è tenuta la tavola rotonda virtuale con Rohit Singh, direttore Wildlife Enforcement del WWF e del programma internazionale Zero Poaching.
Rohit ha raccontato della sua scelta di dedicare la propria vita al contrasto del bracconaggio. Ci ha trasmesso la sua esperienza maturata sul campo e parlato del sacrificio e delle condizioni di lavoro dei ranger. Ha illustrato la grande collaborazione internazionale per la conservazione della Tigre, di cui il WWF Italia è protagonista, ed ha risposto alle domande dei partecipanti.
Rivivi questo momento – riservato a te – riguardando la registrazione della tavola rotonda.
Insieme per le foreste
Il cambiamento climatico e le foreste sono strettamente connessi: dopo gli oceani, le foreste sono a livello globale il secondo maggior serbatoio di carbonio trattenendo complessivamente ben 861 miliardi di tonnellate di carbonio. Parte della CO2 assorbita dalle foreste tramite la fotosintesi viene riemessa in atmosfera quando gli alberi vengono tagliati. Dopo la combustione dei combustibili fossili, la deforestazione rappresenta la seconda fonte umana di CO2. Negli ultimi 20 anni è stato perso ben il 10% della superficie forestale mondiale.
Questa devastante deforestazione, oltre all’impatto sul clima, è la causa della scomparsa di una ricchissima biodiversità: l’animale simbolo è il Giaguaro, il grande carnivoro ai vertici delle catene alimentari che vive nelle foreste più iconiche di tutto il Sud America, quelle che dall’Amazzonia, alla Foresta Atlantica, al Chaco, al Pantanal sono tra le regioni più toccate dalla deforestazione in tutto il mondo.
L’assenza del Giaguaro in importanti processi ecologici determina il degrado e il deterioramento delle foreste stesse che, senza giaguari, sono ecologicamente meno stabili e prone ad un veloce degrado. Le foreste per mantenere le proprie funzioni ecologiche hanno bisogno dei grandi carnivori, in primis del Giaguaro.
Solo fermando la deforestazione potremo contenere e scongiurare le più drammatiche conseguenze legate al cambiamento climatico e segnare una tappa fondamentale per la salvezza del Pianeta! So che hai a cuore il benessere delle grandi foreste e delle specie che le abitano. Per questa ragione abbiamo pensato di condividere con te il nostro report “Emergenza Foreste”, che ti permetterà di approfondire, dati alla mano, questa allarmante tematica. Scoprilo qui

Eventi estivi riservati
- Orbetello (GR)
14 luglio – 7 agosto
Orbetello Piano Festival: il pianoforte dove non te lo aspetti’, rassegna musicale che sposa la bellezza della musica a quella della laguna - Vanzago (MI)
22 maggio – 12 giugno
“In un bosco vestito di lucciole”: facile passeggiata notturna presso il “Bosco WWF di Vanzago” invaso dalle lucciole! - Astroni (NA)
giugno-luglio
Sauronotti: Una guida esperta ti condurrà tra le tenebre del bosco, alla sola luce delle torce,emozionante viaggio alla ricerca dei dinosauri e degli altri animali preistorici nella suggestiva atmosfera notturna all’Oasi WWF Cratere degli Astroni di Napoli. - Giardini di Porta Venezia (MI)
12 giugno-31 luglio
The Revolution Park: un tour guidato nei Giardini di Porta Veneza e li trasforma nella più incredibile e immersiva esperienza sul Piante grazie alla realtà virtuale
e ancora
- San Silvestro (CE)
luglio
Concerti e teatro - Valmanera (AT)
luglio-agosto
Concerto/serate gastronomiche - Cascina Gabrina – Vanzago (MI)
luglio-settembre
Aperitivi a tema - Le Cesine (LE)
agosto
Rassegna teatrale (5/6 date) - Le Cesine (LE)
settembre
Concerto pianoforte
Per richiedere maggiori informazioni e ottenere il tuo biglietto gratuito scrivi a g.maurizi@wwf.it
I progetti realizzati insieme a te
I mesi che stiamo vivendo sono imprevedibili ed instabili, ma – insieme – siamo riusciti a portare avanti tanti progetti per la tutela della Natura nel mondo. Sono lieto di condividere un rapporto in cui troverai il resoconto delle attività che abbiamo svolto grazie al tuo sostegno.
Leggerai delle attività per l’espansione e la messa in sicurezza dell’areale dell’Orso bruno marsicano, l’orso più raro d’Europa. Leggerai dei nostri sforzi per connettere le popolazioni di Lince di tutto l’arco alpino, attraverso il ripopolamento della specie nelle alpi sud-orientali. E ancora: leggerai di un giovane volontario del WWF divenuto direttore dell’oasi di Ripa Bianca, la meraviglia e la gratitudine che prova nel suo lavoro quotidiano. Infine, scoprirai il cronoprogramma del censimento dei leoni in Tanzania, attività resa possibile grazie alla fornitura di attrezzature da parte WWF Italia.
Tu fai parte di tutto questo e nelle pagine che leggerai troverai uno spaccato di quello che stai contribuendo a portare avanti.
Il WWF siamo tutti noi.
