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© Aaron Gekoski / WWF-US

Cibo & Agricoltura

Il nostro slogan è: il futuro del Pianeta e delle persone dipende dalle scelte che facciamo a tavola. La popolazione umana ha ormai superato i 7,8 miliardi di individui con una crescita oltre gli 80 milioni all’anno, per questo le nostre scelte alimentari influenzano così tanto gli equilibri degli ecosistemi e il futuro del Pianeta.

La gran parte del nostro cibo proviene dall’agricoltura e per produrre abbastanza cibo per tutti serve sempre più territorio, sottratto agli habitat naturali. In più i nostri modelli di sviluppo determinano una ripartizione del cibo non equa e con grandi differenze.

Overview

Dalla deforestazione all’erosione del suolo, dall’inquinamento alla desertificazione, dallo sfruttamento delle risorse idriche fino ai cambiamenti climatici: l’attuale sistema agroalimentare è tra le più grandi minacce per la biodiversità globale.

Quasi tutte le minacce agli ecosistemi naturali sono infatti connesse all’uso che facciamo del territorio e al sovrasfruttamento delle risorse naturali, a cominciare dall’acqua.

L’agricoltura intensiva richiede una maggior uso di sostanze chimiche per aumentare la resa dei raccolti e la produttività, ma i terreni si impoveriscono sempre di più e richiedono sempre più fertilizzanti chimici. Un circolo vizioso che sta portando a gravi conseguenze per gli ecosistemi.

Da anni sosteniamo il duplice valore di un’alimentazione sostenibile: da una parte può salvare il Pianeta e dall’altra mantenerci in salute. Ci sono tutta una serie di comportamenti che possiamo adottare per ridurre in modo significativo l’impatto della nostra dieta sulle risorse naturali, a cominciare da consumare i prodotti di stagione e locali, al preferire i prodotti coltivati con l’agricoltura biologica fino ad un profondo cambiamento della nostra dieta, con meno carne e più cereali, legumi, ortaggi e frutta.

Perché è importante

L’agricoltura è essenziale per l’approvvigionamento di cibo, di fibre naturali come il cotone, e alla produzione, in crescita, di bioetanolo come combustibile. L´agricoltura biologica è un metodo di produzione che non solo consente di disporre di cibi più sani e saporiti, ma comporta anche una serie di benefici ambientali. Negli ultimi anni assistiamo per fortuna ad una riscoperta di prodotti di qualità, a filiera corta e “bio”. Rispetto ai cambiamenti climatici in atto, è noto come le coltivazioni biologiche siano in grado di migliorare fortemente la capacità dei suoli di assorbire e fissare il carbonio, sottraendo così anidride carbonica dall´atmosfera.

Negli anni recenti, anche l’acquacoltura si è sviluppata come il sistema più veloce per la produzione di cibo nel mondo e ha consentito di ridurre la pressione di pesca sugli stock ittici in esaurimento.

L’agricoltura è l’industria più grande del mondo poiché impiega più di un miliardo di persone e genera un profitto annuo di oltre un trilione di dollari, eppure finora non ha saputo svolgere un ruolo importante a favore della sostenibilità, anzi spesso è stata la causa che ha favorito la perdita di biodiversità e di habitat nel mondo.

Adottare una dieta sostenibile significa non solo preoccuparsi del futuro del Pianeta, delle prossime generazioni, ma anche, oggi, della nostra salute. I principi da adottare per una dieta sostenibile sono semplici da seguire:

  • mangia sano e riduci i cibi che hanno subito lunghi processi di trasformazione;
  • scegli cibi con pochi imballaggi, soprattutto se multipli e di plastica;
  • diversifica la tua dieta e rendila più possibilmente varia;
  • riduci gli sprechi e consuma ciò che acquisti;
  • riduci la quantità di carne e acquista solo pesce di taglia adulta.

Cosa fa il WWF

Lavoriamo con le maggiori ditte e imprese per assicurarci che la loro produzione agricola avvenga in modo sostenibile, ossia preservando gli habitat, proteggendo i bacini idrici e migliorando la fertilità del terreno e la qualità e disponibilità dell’acqua.

Da molti anni svolgiamo un lavoro di tipo istituzionale a livello nazionale e comunitario per fare in modo che le politiche agricole possano essere un’opportunità di conservazione della biodiversità e sviluppo sostenibile invece che un fattore di impatto.

Abbiamo a lungo lavorato affinché la riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC) in discussione al Parlamento europeo possa aumentare la sostenibilità ambientale delle filiere agricole attraverso il rafforzamento delle azioni per lo sviluppo rurale per la conservazione della biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse idriche e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Un’agricoltura più sostenibile per l’ambiente può essere oggi garantita solo rafforzando il ruolo multifunzionale delle imprese agricole, che proprio attraverso modelli di gestione ecocompatibili contribuiscono alla riduzione del rischio idrogeologico, al ripristino degli habitat naturali e adattamento ai cambiamenti climatici. Per questo lavoriamo all’interno di un network di 13 associazioni per ottenere una PAC più “verde”.

Cosa puoi fare tu

A livello di singolo cittadino sono davvero tanti i comportamenti che puoi adottare per ridurre l’impatto sul Pianeta della tua dieta.

Acquistare locale vuol dire privilegiare la filiera corta, cioè ridurre i passaggi tra i produttori e i consumatori, col duplice vantaggio di contribuire a mantenere un reddito adeguato agli agricoltori italiani e ridurre le emissioni connesse con il trasporto degli alimenti.

Uno dei principi più importanti di una dieta sana e sostenibile è proprio la varietà: consumare frutta e verdura di stagione aiuta a rispettare questo principio. Inoltre i prodotti di stagione, soprattutto se locali, impiegano poco tempo per arrivare sulle nostre tavole mantenendo così un più elevato apporto nutrizionale rispetto a quelle che, fuori stagione, devono permanere a lungo nei frigoriferi prima di giungere ai banchi del supermercato.

Una dieta ricca di varietà di alimenti vegetali (cereali, frutta, verdura, legumi) e moderate quantità di pesce e carne, come la dieta mediterranea è ampiamente riconosciuta per i suoi molteplici benefici per la salute e per il suo basso impatto ambientale.

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