
#soslupo
Contro il bracconaggio del lupo
Non c'è pace per il lupo in Italia
Venerdì 13 ottobre altri due lupi sono stati uccisi e impiccati in provincia di Siena ed è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi di bracconaggio, che è sempre più crudele e spietato.
Pochi mesi fa sempre in Toscana, un altro lupo era stato ucciso, scuoiato e poi appeso in bella mostra e accanto al corpo martoriato era stato esposto anche un cartello dal tono scarcastico in cui si leggeva "No agli abbattimenti sì alla prevenzione".
Contro il lupo si è scatenato un clima di odio, una vera e propria guerra fatta di lacci, trappole, bocconi avvelenati e piombo dei fucili e che si alimenta con la disinformazione di chi crede che la convivenza uomo lupo sia impossibile. Una guerra che porterà alla completa e totale estinzione del lupo, se non agiamo immediatamente.
Il futuro del lupo è nelle tue mani, dona ora >>
Chiediamo con forza alla Conferenza Stato-Regione l'approvazione del nuovo Piano di gestione e conservazione del lupo in Italia, ormai bloccato da più di un anno e senza la concessione degli abbattimenti legali e chiediamo alla Regione Toscana di ridurre i tempi di attesa per riconoscere agli allevatori onesti i danni da fauna, così come abbiamo già chiesto più volte.
Piano Lupo: perché serve approvarlo ora
Ogni anno in Italia sono circa 300 i lupi che muoiono a causa dell'uomo e di questi, almeno uno su due è vittima di bracconaggio.
Nei primi mesi del 2017, solo il 6% dei lupi è morto per cause naturali, in tutti gli altri casi, è stata la mano criminale dell'uomo a provocarne l'uccisione e dopo l'ennesimo episodio di bracconaggio in Toscana, è ancora più evidente la necessità di approvare il nuovo Piano di Gestione e conservazione del lupo in Italia, senza la misura degli abbattimenti.
Ormai, è da più di un anno e mezzo che in Conferenza Stato-Regioni si rimanda l'approvazione del Piano, nonostante la stragrande maggioranza delle Regioni sia favorevole all'approvazione del Piano senza gli abbattimenti.
L'approvazione del Piano è un passaggio necessario per garantire la piena tutela del lupo e per impedire che nuovi e cruenti episodi di bracconaggio vengano compiuti contro la specie più simbolica del nostro Paese.
Insieme agli allevatori virtuosi per difendere i lupi
Convivere con il lupo è possibile, per questo insieme a DifesAttiva e ad un gruppo di allevatori toscani abbiamo sottoscritto un accordo per trovare delle soluzioni efficaci e preventive capaci di ridurre i danni da lupo alla zootecnia. Come WWF saremo impegnati nel progetto contribuendo al mantenimento dei cani da guardiania, unico e reale strumento per proteggere le greggi.
Il mantenimento dei cani, infatti, non viene oggi finanziato da programmi europei o regionali di sostegno al settore zootecnico, e per allevamenti con numerosi capi ne consegue un aggravio notevole di costi. In questo modo, siamo in prima linea e al fianco di tutti quegli allevatori virtuosi che, come noi, sono convinti che convivere con il lupo è davvero possibile.
Abbattimenti legali: perché non sono una soluzione
La bibliografia scientifica dimostra, infatti, come gli abbattimenti legali non servano né a ridurre i danni né a ridurre i conflitti, ma piuttosto devono essere letti come un’autentica operazione di “distrazione di massa”.Si risponde alle istanze delle parti più retrograde degli operatori del settore, attraverso una soluzione che non solo è estremamente pericolosa per una specie che viene già colpita duramente ogni anno da bracconaggio e uccisioni accidentali, ma è del tutto inefficace e improduttiva per gli allevatori e per i pastori.
Come abbiamo già più volte ribadito, gli studi dimostrano che le tecniche di prevenzione dei danni (recinzioni elettrificate e cani da guardia), unite ad una corretta attività di informazione, si sono dimostrate la soluzione più efficace per garantire la convivenza della zootecnia con la presenza del lupo.

È dal 1971 che in Italia vige la piena tutela del lupo, è necessario continuare a tutelarlo: il lupo è la specie simbolo del nostro patrimonio naturale e culturale, la sua tutela non può essere mai derogabile!
Uomo-lupo: storie di una convivenza possibile
"Sono un allevatore e penso che per un allevatore non vi sia dolore più grande che veder morire i propri animali: essi rappresentano la sussistenza, la vitalità dell'azienda...
Ma voglio anche dirvi che condivido il terreno della mia tenuta con ogni tipo di animale selvatico ed in particolare con lupi e cinghiali. In passato, ho ricevuto danni enormi proprio da quest'ultimi, ma da quando ci sono i lupi, le perdite si sono ridimensionate, quasi del 90%."
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Dalla parte del lupo
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Difendere il lupo: perchè?
La specie è oggi in evidente ripresa, ma non può essere ritenuta fuori pericolo nel territorio nazionale a causa della persistenza di minacce quali:
- ibridazione con il cane;
- bracconaggio;
- collisioni con veicoli;
- malattie come il cimurro.
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