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Un cucciolo di lontra preso in cura dal WWF di Policoro

Vagava disorientata per le strade del comune di Scalea (CS) quando fortunatamente è stata notata da un passante, Francesco Leo. E da una possibile brutta avventura si è passati al lieto fine per il cucciolo di lontra di…

Vagava disorientata per le strade del comune di Scalea (CS) quando fortunatamente è stata notata da un passante, Francesco Leo. E da una possibile brutta avventura si è passati al lieto fine per il cucciolo di lontra di circa 3 mesi. Allertati i Carabinieri Forestali della stazione di Orsomarso-Scalea, il piccolo è stato messo in sicurezza in attesa dell’arrivo della veterinaria del Parco Nazionale del Pollino, Erika Ottone. Dopo il primo soccorso, la giovane lontra è stata consegnata al Centro Recupero Animali Selvatici WWF di Policoro dove lo staff diretto da Francesca Ardolino se ne sta prendendo cura in attesa del suo trasferimento presso il centro nazionale Lontre di Caramanico (PE), gestito dai Carabinieri forestali. 
“Si tratta di una femmina di circa 1 kg. di peso – ci dice la veterinaria Francesca Ardolino – un cucciolo in fase di svezzamento che con tutta probabilità ha perso la madre. Così è stata trovata affamata, disidratata e in condizione di ipotermia. Il nostro lavoro in questi giorni prevede il controllo frequente della temperatura, bagni frequenti e alimentazione idonea a base di pesci d’acqua dolce (trota) con dovute integrazioni vista la giovane età. Comunque è vivace e ora appare in buona salute”.
La lontra, detta la regina dei fiumi, è una specie fortemente minacciata e inserita nella lista IUCN come specie in pericolo in Italia, dove stime parlano di circa 5-600 individui. L’areale di distribuzione è ora concentrato al solo Meridione, dall’Abruzzo alla Puglia, alla Calabria e in particolare alla Campania e alla Basilicata (bacino de Sele-Calore e Lao, bacino del Sinni-Bradano). Strettamente legata agli ambienti acquatici, vive in prossimità di fiumi e torrenti in buono stato di naturalità dove si ciba principalmente di piccoli pesci che caccia grazie all’abilità nel nuoto. Il WWF protegge la lontra grazie alle sue Oasi di Persano e Grotte del Bussento (provincia di Salerno), e di Policoro, dove sia nel bosco-pantano sia nel vicino fiume Sinni la lontra è stata più volte avvistata e dove il WWF ha in piedi un progetto di rinaturazione proprio per favorire l’habitat di questo raro mustelide. La campagna WWF ProtectWater  per la tutela dei fiumi >>

“Purtroppo, negli ultimi tempi, una delle maggiori cause di morte delle lontre sono gli investimenti da parte delle auto, soprattutto lungo le strade della Basilicata. Un fenomeno in crescita nei confronti del quale è necessario mettere in campo misure di prevenzione” dice Antonio Canu, Presidente di WWF Oasi e Membro dell’Otter Specialist Group dell’IUCN . Il WWF tutela la lontra grazie alle Oasi di Persano e Grotte del Bussento (Salerno) e Policoro (Matera).

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