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13 curiosità sul re dell’Artico

Oggi, 27 febbraio, è la Giornata Mondiale dell’orso polare, una delle specie più famose e conosciute. Siamo però sicuri di sapere davvero tutto su di lui? In occasione dell’ International Polar Bear Day vi sveliamo alcune curiosità sul re dell’Artico! 1.  Gli…

Oggi, 27 febbraio, è la Giornata Mondiale dell’orso polare, una delle specie più famose e conosciute.
Siamo però sicuri di sapere davvero tutto su di lui? In occasione dell’ International Polar Bear Day vi sveliamo alcune curiosità sul re dell’Artico!

1.  Gli orsi del mare. Il nome scientifico della specie, Ursus maritimus, sottolinea la vita semi-acuqatica a cui la specie si è adattata negli anni. Gli orsi polari trascoronno infatti gran parte del loro tempo sulla banchisa polare ghiacciata ma sono altrettanto abilissimi nuotatori.

2. L’orso polare non è bianco. Sebbene venga chiamato anche orso bianco, in realtà i suoi peli non sono bianchi ma trasparenti. Il manto dell’orso polare è formato da peli cavi traslucidi che catturano i raggi solari e li convogliano verso la cute. I peli appaiono bianchi perché le cavita disperdono e riflettono la luce. 

3. Non chiamiamoli orsi. Al nord Europa esiste una popolazione, i Laplanders, che si riufiuta di chiamarli “orsi”.  I locali  preferiscono infatti chiamarli come “God’s Dog” o “Old Man in the Fur Cloak”. 

4. Eccelletti nuotatori. Gli orsi polari possono trascorrere molto tempo in acqua e percorrere grandi distanze. Le loro zampe di circa 30cm sono delle pagaie perfetto!

5. Grandi ma veloci. Sulla terraferma possono raggiungere i 40km/h. Velocità impressionante se si pensa che un esemplare maschio adulto può misurare fino a 3 metri e pesare 700kg. 

6. Un olfatto strabiliante! Possono sentire l’odore di una preda a quasi un miglio di distanza e ad una profondità di quasi un metro sotto la neve compatta!

7. Cacciare senza troppa fatica. Gli orsi polari sono conosciuti per fare “still-hunting”: una volta fiutata la preda, gli orsi polari non la inseguono, attendono piuttosto che la sfortunata vittima emerga dall’acqua ghiacciataper coglierla di sorpresa.

8. Come comunicano? Quando vedono un proprio simile consumare un bel banchetto, si avvicinano e gli toccano il naso. Questo è modo per chiedere all’orso dominante di condividere il pasto. 

9. Una pelliccia sempre pulita. Dopo un bel banchetto o lunghe traversate, gli orsi puliscono la loro pelliccia rotolandosi nella neve. Una pelliccia pulita garantisce un buon isolamento termico. 

10. Lunga vita all’Orso! In Canada, l’orso Polare Debby visse fino a 42 anni. Un’età sorprendente se si pensa che l’età media si aggira attorno ai 25 anni circa. 

11. Vanno in letargo? A differenza dei loro cugini orsi bruni, gli orsi bianchi non vanno in letargo. Durante l’inverno la superficie di ghiaccio, loro territorio di caccia, è più estesa e più spessa. L’inverno è il periodo perfetto per cacciare! 

12. Un compleanno in grande. Tutti i cuccioli nascono tutti tra il mese di novembre e i primi giorni di gennaio. I cuccioli restano nella tana con la mamma fino all’inzio della primavera, senza mai uscire. 

13. Dove vivono? La popolazione di orsi polari è compresa tra i 22.000 e i 31.000 esemplari. La specie vive in tutta la regione artica: dal Polo Nord alle aree settentrionali di Alaska, Russia, Isole Svalbard, Groenlandia e Canada. Quest’ultimo è il paese dove la concentrazione di orsi è maggiore: il 60% della popolazione. 

Da anni biologi e ricercatori studiano il grande re dell’Artico. Tuttavia, ci resta ancora molto da scoprire, e per farlo abbiamo bisogno che il gigante bianco sopravviva ai cambiamenti climatici! In occasione della Giornata Mondiale dell’Orso Polare, aiuta il WWF a salvare questa specie dall’estinzione: Adotta ora !

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