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21 marzo, Giornata Mondiale delle foreste

La distruzione della foresta amazzonica porterebbe con sé effetti catastrofici non solo sulle comunità locali e la biodiversità: ma anche sul sistema climatico globale E’ quanto denuncia il WWF in occasione della Giornata mondiale delle foreste indetta dalla…

La distruzione della foresta amazzonica porterebbe con sé effetti catastrofici non solo sulle comunità locali e la biodiversità: ma anche sul sistema climatico globale E’ quanto denuncia il WWF in occasione della Giornata mondiale delle foreste indetta dalla Nazioni Unite. La foresta tropicale più famosa al mondo, l’Amazzonia, ha il tasso di deforestazione più elevato a livello globale e le conseguenze sono devastanti per tante specie animali e vegetali e per molte comunità locali che dei prodotti della foresta e nella foresta vivono.

Ma l’Amazzonia non è ‘solo foresta’: si tratta del più grande “condizionatore d’aria del mondo, capace di trasformare metà dell’energia solare totale che la raggiunge in un’enorme evaporazione di acqua attraverso le foglie e altre superfici, pari a 8.000 miliardi di tonnellate di vapore acqueo. Una volta in atmosfera questo si trasforma in cumulonembi che poi alimentano la foresta con altre piogge. L’influsso dell’energia assorbita dalle foreste amazzoniche si estende in tutto il mondo per mezzo di collegamenti  chiamati ‘teleconnessioni’ climatiche.

Secondo un Report del WWF Internazionale “Il circolo vizioso dell’Amazzonia” ad ogni riduzione della foresta Amazzonia convertita si hanno influssi sulle aree produttive agricole degli Stati Uniti, del Brasile e persino in luoghi remoti come l’India, il Pacifico occidentale e l’America Centrale. L’acqua che annualmente si riversa dal bacino amazzonico nell’Oceano Atlantico ha anch’essa un influsso sulle gigantesche correnti oceaniche: 7-8.000 miliardi di tonnellate d’acqua, il 15-20% del deflusso fluviale totale mondiale di acque dolci riversate globalmente negli oceani.

La consapevolezza degli effetti del cambiamento climatico sui delicati equilibri dinamici della foresta Amazzonica è stata confermata dagli studi degli esperti IPCC. Se ne parla, appunto, nel 5o volume del rapporto, che il Gruppo Intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico rilascierà a Yokohama la prossima settimana.

L’Amazzonia è uno dei più importanti tasselli del complicatissimo mosaico del clima: regola l’umidità, mitiga le escursioni termiche, immagazzina CO2, come pochi altri sistemi del nostro pianeta. Grazie al suo influsso sull’intero sistema climatico globale, ogni cambiamento di questa foresta provoca mutamenti anche in angoli remoti del pianeta: l’Amazzonia è dunque la ‘madre di tutte le foreste’ e per questo merita un’attenzione speciale” ha dichiarato Isabella Pratesi, responsabile Programma di Conservazione Internazionale del WWF Italia

Gli attuali trend relativi all’espansione dell’agricoltura e dell’allevamento, agli incendi, alla siccità e al taglio illegale di legname potrebbero far sparire o danneggiare gravemente il 55% della foresta pluviale amazzonica entro il 2030.

Negli ultimi 50 anni abbiamo perso quasi un quinto di questo incredibile mondo di foreste, l’80% delle foreste scomparse sono state mangiate da pascoli per il bestiame, dalle coltivazioni di soia, dalla produzione di biocombustibili e, più in generale, dal nostro dissipato e scellerato consumo di risorse naturali. Questi fenomeni potrebbero da una parte drammaticamente accelerare il ritmo di perdita della foresta pluviale, sostituita dalla savana, e dall’altra causare un’ulteriore minaccia al clima globale perché l’Amazzonia rischierebbe di diventare emettitore netto di CO2, invece di essere il polmone che oggi ci permette di assorbire questo gas serra dall’atmosfera e di regolare il clima globale.

“Il WWF ha l’obiettivo di portare a zero la deforestazione e il degrado forestale a livello globale entro il 2020, il che significa nessuna perdita complessiva di superficie o di qualità forestale.
L’obiettivo richiede di ridurre a zero la perdita di foreste naturali, partendo dagli attuali 13 milioni di ettari l’anno e mantenere il livello zero a tempo indeterminato – continua Isabella Pratesi –
Questo ambizioso obiettivo riguarda tutti a tutti i livelli, istituzioni, aziende e cittadini. L’Italia ha una responsabilità importante per la tutela delle foreste visto  che  è tra i più importanti mercati al mondo per il commercio del legno”. Ma  il WWF ricorda che a un anno dall’entrata in vigore dell’importante Regolamento Europeo del legname  manca ancora l’applicazione della normativa europea promossa per fermare il commercio di legno illegale nei 28 paesi dell’Unione Europea.

La foresta dà spettacolo
Per celebrare la Giornata Mondiale delle Foreste il 21 marzo  alle ore 20.50 i canali SKYARTE e SKY 3D programmeranno in esclusiva  8 minuti di “anteprima” del film “Amazzonia 3D” un film DNC Entertainment per l’Italia, distribuito al cinema da The Space Movies. Con questa programmazione Sky 3D contribuisce a sostenere il progetto Amazzonia del WWF. E’il primo film girato interamente in 3D all’interno della foresta amazzonica e che sarà nelle sale del circuito The Space dal 23 marzo. Con la voce di Alessandro Preziosi il film entra nel cuore della foresta amazzonica attraverso gli occhi di una delle sue creature. Il film ha già ricevuto il Premio Ambiente dal WWF alla 70° Mostra di Arte Cinematografica di Venezia nel 2013.
Anche il film  “Rio 2 – Missione Amazzonia” , nelle sale italiane dal 17 aprile e distribuito da 20th Century Fox, supporta il WWF nella sua battaglia per la salvaguardia delle specie animali a rischio estinzione amazzoniche attraverso l’adozione del suo personaggio, il pappagallino Blu.

Tra le celebrazioni della giornata, il WWF è anche coinvolto nel Concorso #CortoCortina14  del Festival Cortinametraggio: stasera (21 marzo), al miglior video Instagram per la sezione Natura, verrà assegnata una  menzione speciale da parte del WWF. La selezione è stata fatta tra gli oltre 300 video arrivati al concorso. La serata si terrà al Cinema Eden di Cortina dalle 19 alle 23.

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