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26 agosto, la Giornata mondiale del cane

Il cane, considerato da millenni il miglior amico dell’uomo, non è solo un compagno di vita e una presenza positiva per la salute fisica e psicologica di molti di noi, ma è anche un fedele alleato per la…

Il cane, considerato da millenni il miglior amico dell’uomo, non è solo un compagno di vita e una presenza positiva per la salute fisica e psicologica di molti di noi, ma è anche un fedele alleato per la difesa della biodiversità, ed in particolare dei grandi predatori. 
I cani da guardiania, selezionati dall’uomo da millenni esclusivamente per difendere il bestiame, rappresentano infatti uno dei metodi più efficaci per ridurre i danni derivanti dalla predazione e per la mitigazione del conflitto tra zootecnia e predatori. Queste razze canine, grazie a corrette pratiche di selezione e di allevamento, non necessitano praticamente di nessun addestramento specifico. Il buon cane da guardiania deve solo sviluppare un forte attaccamento al gregge, che non deve mai abbandonare, un senso di protezione verso gli ovini e un grande coraggio.
Cosciente dell’utilità di questi cani per difesa delle attività pastorali tradizionali e per la conservazione dei grandi carnivori, il WWF sostiene da sempre la loro diffusione come tecnica di prevenzione incruenta, che favorisce la convivenza con tra lupi, orsi e allevatori, e allo stesso tempo favorisce l’accettazione sociale di queste specie da parte dell’opinione pubblica. 
In questa direzione, tra le azioni del WWF, c’è sicuramente la collaborazione con DifesAttiva, un’associazione di allevatori virtuosi della Maremma toscana, che prevede il sostegno del WWF nel mantenimento dei cani da guardiania. Queste aziende rappresentano un ottimo esempio di come il cane possa essere allo stesso tempo un fedele alleato sia per l’uomo che per il lupo.
E anche nel 2020, dopo il successo degli ultimi 4 anni, il WWF ha deciso di dare un sostegno concreto al Progetto Pasturs, che vede protagonisti tanti volontari, i pastori e i loto fedeli compagni a quattro zampe sulle Alpi Orobie. Pasturs mostra nei fatti come sia possibile creare un circolo virtuoso che riduce il rischio di estinzione di specie protette e migliora la qualità del lavoro di chi sulle Orobie da decenni porta avanti la propria attività zootecnica.

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