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Ancora problemi per gli ibis eremita

Santora è un Ibis eremita maschio di circa un anno. Fa parte del Programma di Reintroduzione Europeo LIFE + per la reintroduzione di questa specie gravemente minacciata. Attualmente la popolazione rilasciata consta di circa 110 uccelli. Santora è…

Santora è un Ibis eremita maschio di circa un anno. Fa parte del Programma di Reintroduzione Europeo LIFE + per la reintroduzione di questa specie gravemente minacciata. Attualmente la popolazione rilasciata consta di circa 110 uccelli. Santora è nato nel 2016 assieme ad altri 23 conspecifici in diversi zoo austriaci. Dopo il periodo di addestramento questi soggetti hanno seguito due parapendii a motore imparando la rotta migratoria verso il sud della Toscana dove sono poi stati rilasciati.
Quest’anno Santora ha già iniziato a migrare autonomamente tra il sito di svernamento in Toscana ed il sito riproduttivo a Salisburgo. Poichè tutti gli ibis eremita sono dotati di trasmettitore GPS, anche il suo viaggio poteva essere seguito. Il 27 settembre alle 9 del mattino Santora si trovava lungo la sua rotta di migrazione in direzione sud e si era da poco involata lasciando il suo sito di pernottamento notturno vicino a Prato. Si era quindi diretta presso un’area situata a circa 2km di distanza, dove si era recata per la ricerca di cibo anche nei giorni precedenti, subito dopo il suo arrivo.
Poco dopo, Maximilian Henrich, membro del Waldrappteam, associazione che dirige il Progetto LIFE+ venne allarmato a causa della posizione inviatagli dal dispositivo GPS fissato sulla schiena di Santora. M Henrich: Grazie all’aiuto della Polizia Provinciale e dei Vigili del Fuoco il dispositivo GPS è stato rinvenuto nel contenitore delle immondizie nel centro di Prato. L’imbracatura che fissa il trasmettitore al dorso dell’ibis era stata tagliata. Era evidente che qualcuno aveva rimosso il dispositivo dalla schiena dell’uccello per poterlo nascondere. Questa persona sembra non abbia realizzato che la nostra squadra era già entrata in stato di allarme. Tutto sembra far pensare che l’uccello sia stato abbattuto illegalmente.
Il dispositivo GPS è stato consegnato nelle mani della Polizia Provinciale che ha immediatamente aperto le indagini. Johannes Fritz, leader del Waldrappteam: A causa del bracconaggio, in questa regione, subiamo perditcontinue. E’ per questo motivo che stiamo impiegando notevoli sforzi per lo sviluppo di un dispositivo che ci avvisi immediatamente in caso di incidente. Questo potrebbe
permettere ad un membro della nostra squadra oad un volontario di raggiungere la scena del crimine il prima possibile. Il caso di Santora conferma che questo tipo di tecnologia potrebbe avere un notevole valore nella lotta contro i crimini a danno dell’ambiente. Potremmo fornire alla Polizia delle informazioni che aumenterebbero notevolmente la probabilità di identificare l’autore del fatto.
La caccia illegale durante la migrazione autunnale, in Italia, rappresenta la principale minaccia per gli Ibis eremita ed altre specie a rischio di estinzione. Un cacciatore che nel 2012 uccise due Ibis eremita in provincia di Livorno è stato condannato al pagamento di una multa di 2000 Euro ed alla revoca della licenza di caccia. Nel 2017 la Corte Suprema ha confermato la condanna, creando così un precedente fondamentale nella lotta ai crimini a danno dell’ambiente ed ha spianato la strada per per intentare una causa civile per la richiesta di risarcimento. Il team del Progetto LIFE+ confida nel fatto che anche nel caso di Santora il bracconiere possa essere identificato.. J Fritz: Se il sospetto sull’abbattimento illegale di questo esemplare verrà confermato speriamo di poter ottenere una condanna proprio sulla base del caso precedente. Intendiamo inoltre citare l’autore del fatto in giudizio per chiedere risarcimento dei danni pari ad una cifra di 11.200,00 Euro.
Il Progetto LIFE+ per la reintroduzione dell’Ibis eremita rappresenta uno dei progetti europei di conservazione più popolari. Molti in Italia lo seguono con entusiasmo. N Perco, Responsabile italiana del Progetto: Stiamo accogliendo con gratitudine il crescent entusiasmo e supporto in Italia. Ad esempio l’ENPA ‘Ente Nazionale Protezione Animali’ con ben 500 volontari è pronto a prendersi cura degli Ibis eremita direttamente sul campo. Inoltre un sempre maggiore appoggio arriva da alcune tra le principali associazioni venatorie italiane come la‘Federazione Italiana della Caccia’.
 

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