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Aree marine protette, salvadanaio degli oceani

Una maggiore protezione degli oceani darebbe benefici economici, un aumento dei posti di lavoro, risorse e servizi che superano di gran lunga i costi. Lo dice una nuova ricerca commissionata dal WWF sulle aree marine protette. L’analisi mostra…

Una maggiore protezione degli oceani darebbe benefici economici, un aumento dei posti di lavoro, risorse e servizi che superano di gran lunga i costi. Lo dice una nuova ricerca commissionata dal WWF sulle aree marine protette. L’analisi mostra come ogni dollaro investito per creare aree marine protette ne restituisca in media tre, attraverso il potenziamento dell”occupazione e i benefici ricavanti della protezione delle coste e la pesca.
Lo studio, realizzato dall’Università di Amsterdam, ha rilevato che una maggiore protezione degli habitat potrebbe tradursi in benefici netti compresi tra i 490 e i 900 miliardi di dollari nel corso del periodo 2015-2050. Il WWF chiede, al fine di garantire reali benefici, che la percentuale di oceani tutelata dalle aree marine protette salga al 30%  entro il 2030. Oggi poco più dell’1% dell’intero Mar mediterraneo è sotto protezione.
“Il Mar Mediterraneo fornisce cibo, turismo e occupazione, dobbiamo bisogna agire ora prima che sia troppo tardi per proteggerlo. Solo un mare sano sarà in grado di generare opportunità di sostentamento, in particolare per le giovani generazioni delle comunità costiere”, ha detto Giuseppe Di Carlo, direttore del Programma Mare del WWF Mediterraneo.
Oggi i mari di tutto il mondo sono minacciati dalla pesca eccessiva, l’inquinamento, le esplorazione sottomarine per la ricerca e l’estrazione di petrolio e gas,  lo sviluppo intensivo dei trasporti marittimi e delle infrastrutture. Poi c’è il fenomeno dell’acidificazione degli oceani, causato dai cambiamenti climatici, che ha impatti devastanti su molti sistemi oceanici, in particolare per le barriere coralline.
“Le Aree marine protette hanno dimostrato di essere strumenti efficaci per la protezione degli ecosistemi marini, contribuendo a ripristinare gli stock ittici, la promozione del turismo sostenibile e per sostenere le comunità a superare la povertà”, ha aggiunto Giuseppe Di Carlo. “Ma il Mediterraneo ha ancora troppo poche aree marine protette, e per quelle che esistono spesso manca una gestione efficace”.
Le Aree Marine Protette forniscono una solida base per la salute degli ecosistemi marini sia a livello locale che regionale, e rendono gli oceani marini più resilienti a reggere l’impatto dei cambiamenti climatici. Rappresentano inoltre preziose esperienze pilota di pesca sostenibile: lo dimostrano casi concreti come quello di Torre Guaceto, Riserva Marina gestita dal WWF in provincia di Brindisi.
“Aumentare gli investimenti nelle aree protette è una scelta saggia per le comunità, i governi, le imprese e le istituzioni  finanziarie e garantisce una blue economy sostenibile”, ha dichiarato Marco Lambertini, direttore generale del WWF Internazionale.
La nuova analisi sulle aree marine protette del WWF arriva in coincidenza con il vertice Ocean World 2015 organizzato da The Economist a Cascais, in Portogallo, al quale partecipa anche il WWF.
 

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