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Complimenti per lo spostamento del relitto Concordia

Doverosi i  complimenti del WWF per l’ottimo e delicatissimo lavoro svolto per lo spostamento del relitto della Costa Concordia fino al porto di Genova ed  in particolare alla Protezione Civile che ha saputo gestire una situazione grave e…

Doverosi i  complimenti del WWF per l’ottimo e delicatissimo lavoro svolto per lo spostamento del relitto della Costa Concordia fino al porto di Genova ed  in particolare alla Protezione Civile che ha saputo gestire una situazione grave e complessa..

Il Presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, concluse le operazioni di traino della nave, ha commentato affermando che si tratta di “un’operazione senza precedenti che Costa ha gestito con altissimo senso di responsabilità utilizzando le migliori capacità operative e professionali del Paese; un’operazione e che lo Stato questa volta ha saputo dirigere e controllare facendosi orientare  più dalla competenza tecnica che non dalle pressioni politiche.”.

Il WWF, nel condividere il tono assunto dal Presidente del Consiglio e quindi nel ritenere che in primo luogo non va dimenticata la tragedia e le vittime di questa, ribadisce anche ora  le raccomandazioni già ripetutamente espresse:
•    Ripristino dei fondali del Giglio – ora è urgente un monitoraggio dello stato dei fondali interessati per programmarne il ripristino: è urgente e necessario rimuovere le piattaforme subacquee,  i detriti rimasti, il taglio delle palificazioni e dei supporti  piantati sui fondali, la rimozione di qualsiasi altra attrezzatura fissa e mobile del cantiere; il ritorno al Giglio come era dev’essere  ora l’obiettivo di tutti e in questo il WWF si riconosce nelle condivisibili parole espresse dal Ministro dell’Ambiente Galletti.
•    Smantellamento a Genova – ora che il relitto è a Genova,  per smantellarlo ci devono essere tutte le autorizzazioni necessarie allo stoccaggio dei materiali scaricati  per la demolizione e il riciclaggio, occorre dunque un piano per la  gestione dei rifiuti.
•    Risarcimento del danno ambientale – si deve completare l’istruttoria dell’ISPRA, l’Istituto di ricerca che dipende funzionalmente dal Ministero dell’Ambiente, sulla valutazione definitiva del danno ambientale quantificato con una prima stima prudenziale dello stesso Istituto in almeno 13 milioni di euro.

“Della Concordia vorremmo rimanesse un monito per tutti all’attenzione ambientale.” ha concluso Donatella Bianchi “ Sperando che la tradizione degli “inchini” sia stata definitivamente archiviata,  vorremmo che si continuasse a comprendere come meglio gestire i transiti nelle aree sensibili. La vicenda della Concordia ci ha fatto riscoprire la magnificenza del Santuario dei Cetacei trattato in questa circostanza con l’attenzione e il rispetto che merita, ma quotidianamente attraversato da transiti a rischio con controlli e monitoraggi insufficienti.  La vicenda della Concordia deve dunque andare oltre il suo smaltimento e oltre  l’azione giudiziaria, deve proseguire proprio come monito  per orientare scelte sui transiti marittimi sempre più orientati dal rispetto ambientale”.

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