Pandanews

Incendi, le Saline di Trapani sotto attacco

Ancora roghi nella Riserva naturale delle Saline di Trapani e Paceco, appello della direttrice che chiede maggiori controlli

Un’altra giornata di incendi nella Riserva, il WWF si rivolge alla Prefettura

Ancora incendi nella Riserva naturale delle saline di Trapani e Paceco. Ieri mattina il primo si è sviluppato, di nuovo nella frazione di Nubia nel territorio del comune di Paceco, intorno alle ore 10, ancora a danno della vegetazione alofila presente lungo il litorale di Nubia. L’area ricade in zona B e conduce all’antica torre di avvistamento. Il personale della Riserva ha allertato attraverso il numero di emergenza i Vigili del Fuoco di Trapani che sono intervenuti spegnendo le fiamme e bonificando l’area. Ma poco dopo, alle ore 14.30 le fiamme hanno ripreso a bruciare, ancora a danno di aree lungo il litorale. Un ulteriore intervento delle squadre antincendio di Protezione Civile ha evitato che le fiamme si propagassero fino alle abitazioni e alle attività presenti in loco.
Ma non è finita, alle ore 18 un ennesimo fuoco ha ripreso a bruciare. Anche in questa occasione l’intervento dei Vigili del Fuoco coadiuvati dalla polizia municipale di Paceco e dai carabinieri della locale stazione, ha evitato il peggio. La Riserva Naturale in questi giorni è chiaramente preda di azioni scellerate da parte di criminali che distruggono un patrimonio di immenso valore per la collettività tutta.

La denuncia del Presidente WWF Italia

“Quello che sta accadendo in questi giorni è molto grave – denuncia il Presidente del WWF Italia, Luciano Di Tizio – . La Riserva è chiaramente sotto attacco, preda di azioni criminali che stanno distruggendo un patrimonio naturale di immenso valore per la collettività. Gli interventi di prevenzione eseguiti nelle aree più a rischio dal WWF, Ente Gestore della Riserva, non sono più sufficienti. Occorre rafforzare le attività investigative sia per prevenire i rischi che per accertare le responsabilità, e servono condanne severe per i responsabili”.

Serve anche l’impiego di strumenti e tecnologie che consentano il monitoraggio del territorio, come sistemi di videosorveglianza e non ultimo è fondamentale anche una presa di coscienza da parte della popolazione locale con responsabilizzazione e coinvolgimento dei cittadini.
In questi giorni i visitatori che arriveranno a Nubia, che risiedono nei diversi bed&breakfast sorti nella frazione nel corso degli anni, avranno di fronte il macabro spettacolo della cenere che ha cancellato i colori tipici variopinti del paesaggio della Riserva.
Di fronte a questi ennesimi episodi la direttrice della Riserva Silvana Piacentino ha contattato la Prefettura per chiedere maggiori controlli nel perimetro dell’area protetta che si estende per oltre mille ettari tra i territori di Paceco, Trapani e Misiliscemi. La tutela del territorio dell’area protetta, patrimonio della collettività, deve essere obiettivo e priorità di tutti.

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