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Tre lupi uccisi nelle Marche

Per il WWF questi ennesimi episodi di bracconaggio sono il frutto di disinformazione e di una ingiustificata campagna di odio

Bracconieri in azione in provincia di Ancona, WWF: “Rafforzare i controlli”

Tre lupi sono stati ritrovati uccisi nei giorni scorsi nelle campagne marchigiane, tutti in provincia di Ancona: uno al laccio, uno colpito da arma da fuoco e un terzo probabilmente avvelenato. Due lupi erano dotati di radiocollare. Tre barbari atti frutto di campagne di odio e disinformazione cui il lupo è stato sottoposto negli ultimi tempi. Ogni anno si stima che dai 200 ai 400 lupi vengano uccisi dai bracconieri e gli ultimi casi nelle Marche non fanno che confermare un trend che purtroppo non accenna ad arrestarsi.

300 lupi uccisi ogni anno in Italia dai bracconieri

“Il lupo non rappresenta un pericolo per l’uomo e per tutelare la zootecnia basterebbe mettere in atto semplici misure di prevenzione, quali recinti anti-lupo e cani da guardiania, come già avviene in tante aree dove il carnivoro è presente. Come WWF chiediamo che vengano rafforzati i controlli sul territorio soprattutto attraverso i nuclei anti veleno dei Carabinieri forestali o dei servizi di sorveglianza in servizio presso i parchi nazionali. Nelle Marche inoltre, andrebbe ripetuto il monitoraggio delle popolazioni di lupo, in particolare nelle zone costiere. Soprattutto nelle aree rurali, i cani la sera andrebbero condotti al guinzaglio e per nessuna ragione andrebbero lasciati in giro rifiuti, né o cibo, nell’intento di alimentare i lupi, come purtroppo è accaduto”. Il lupo è portato naturalmente a seguire le prede, cinghiali compresi, i quali tendono ad avvicinarsi senza paura alle aree urbane. Ecco i motivi della presenza dei lupi anche nelle aree di fondovalle, o addirittura nelle zone costiere. Ma questo dimostra anche come il lupo, al vertice della catena alimentare, svolga un ruolo determinante nel tenere sotto controllo le popolazioni di ungulati.

“Spargere lacci e bocconi avvelenati – sottolinea il WWF – è un crimine contro la natura per il quale ci aspettiamo indagini accurate e pene severe per chi li diffonde nelle campagne e nei boschi, mettendo – loro sì ! – a repentaglio la sicurezza e l’incolumità delle persone e dei loro animali d’affezione, oltre che dei selvatici. Ricordiamo che il lupo è specie particolarmente protetta in Italia e in Europa”

SWiPE– Il WWF è parner del progetto transnazionale – SWiPE “Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe” , finanziato dal programma europeo LIFE. Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare il contrasto ai crimini contro la natura tramite la collaborazione diretta con magistrati, forze dell’ordine e tutti coloro che svolgono un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e repressioni di reati quali bracconaggio, avvelenamento, traffico illegale di specie protette.

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