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Grandi navi a Venezia, ora la VIA

Bene la riduzione significativa del transito delle grandi navi nella Laguna di Venezia, ma ora il Governo dia garanzie che la valutazione di impatto ambientale (VIA) consideri davvero tutte le alternative, compresa quella di una stazione marittima per…

Bene la riduzione significativa del transito delle grandi navi nella Laguna di Venezia, ma ora il Governo dia garanzie che la valutazione di impatto ambientale (VIA) consideri davvero tutte le alternative, compresa quella di una stazione marittima per traghetti e navi da crociera fuori dalla Laguna, a tutela di una città e di una zona umida di acqua salmastra tutelate dall’UNESCO, è quanto chiede nella sostanza il WWF Italia.

Il WWF specifica che c’è bisogno di un bando internazionale per la nuova stazione Marittima e di una VIA sui progetti che consenta di svolgere una seria valutazione comparativa per individuare quale sia la soluzione a minor impatto ambientale, sociale ed economico-finanziario, senza vincoli o soluzioni precostituite condizionate dall’Autorità portuale o dai miopi interessi dei giganti della crocieristica internazionale .

Il WWF rileva che si sta andando nella giusta direzione con il contenimento dal primo gennaio 2014 del 45% del transito delle navi in Laguna (oltre 300, tra traghetti e navi da crociera di stazza superiore alle 40mila tonnellate) nel Canale della Giudecca e sino a San Marco, ma chiede nel contempo che questo sia solo il primo passo per tutelare il delicato sistema ecologico lagunare protetto dall’UNESCO, puntando a realizzare la nuova stazione marittima fuori dalle bocche di porto.
A questo scopo il Governo, ribadisce il WWF, si deve far garante che siano considerate davvero tutte le “eventuali soluzioni alternative”, come stabilito nel Piano del Governo, non limitandosi quindi ad un semplice raffronto tra quelle proposte all’interno della Laguna (che pensano di utilizzare l’esistente Canale Vittorio Emanuele o di realizzare il nuovo Canale Contorta Sant’Angelo, come sostiene l’Autorità Portuale).

Entrambe queste soluzioni, secondo il WWF, ignorano il fatto che la batimetria attuale della laguna non è più quella del 1973 ma ha avuto un collasso di carattere strutturale e funzionale che aveva mantenuto l’equilibrio ecologico la laguna fin dalle sue origini.  Si aggiunga, sottolinea il WWF, che il progetto alternativo,  presentato  a Ca’ Farsetti “Contorta S. Angelo”,  prevede lo scavo di un nuovo canale in prossimità di S. Angelo della Polvere fino alla Stazione marittima esistente, ignorando bellamente gli obiettivi delle leggi speciali (la prima del 1973), che prevedono la tutela della laguna nella sua unitarietà fisica ed ecologica.

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