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Il Parco dello Stelvio è a rischio

Il WWF replica al il governatore altoatesino Arno Kompatscher: il testo della bozza del Decreto Legislativo prevede di fatto uno smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio, senza una pianificazione e gestione unitaria ed esclude le associazioni ambientaliste dagli…

Il WWF replica al il governatore altoatesino Arno Kompatscher: il testo della bozza del Decreto Legislativo prevede di fatto uno smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio, senza una pianificazione e gestione unitaria ed esclude le associazioni ambientaliste dagli organi di governo del Parco.

Il dettaglio
La bozza del Decreto Legislativo per il riordino della gestione del Parco Nazionale dello Stelvio  prevede chiaramente la definizione di tre piani distinti per i tre versanti delle province di Trento e Bolzano e della Regione Lombardia. Le misure di conservazione del patrimonio naturale del Parco saranno inoltre definiti autonomamente dalle Province autonome e dalla Regione Lombardia, con un organismo di coordinamento che avrà solo funzioni di indirizzo. Sostenere che con questi provvedimenti il Parco Nazionale dello Stelvio manterrà una gestione unitaria è palesemente falso.

Inoltre, l’assenza della rappresentanza delle associazioni  ambientaliste negli organi di gestione previsti per il Parco contravviene a quello che resta comunque un riferimento vincolante per ogni ipotesi di riordino della gestione del Parco Nazionale dello Stelvio., ovvero, la Legge quadro sulle aree naturali protette 394/91.

Il WWF ribadisce per questo la propria contrarietà allo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio, rivendicando per l’area protetta nazionale una pianificazione unitaria e il mantenimento della presenza di una governance aperta alle associazioni e al loro ruolo di garanzia e partecipazione, e chiede con determinazione al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, di garantire nel processo di riordino della gestione del parco il rigoroso rispetto della Legge quadro sulle aree naturali protette.

Per il WWF è gravissimo che il futuro assetto istituzionale, organizzativo e gestionale di una delle principali aree protette d’Italia (istituita nel lontano 1935) sia deciso unilateralmente senza un preventivo confronto con tutti gli interlocutori interessati (Ente Parco, Ministero dell’Ambiente, enti e comunità locali, mondo scientifico, associazioni di protezione ambientale). Il patrimonio naturale custodito dallo Stelvio è un bene di tutti.

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