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Il Prefetto di Trapani visita l'Oasi WWF delle Saline

Durante la visita sono stati illustrati gli aspetti naturalistici della Riserva regionale, riconosciuta e tutelata anche quale zona umida d’importanza internazionale

Ad accoglierla il WWF e l’Assessorato regionale territorio e ambiente

Il prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, ricevendo l’invito della Riserva Regionale delle Saline di Trapani e Paceco, ha visitato l’area protetta prendendo visione di persona dello straordinario patrimonio. Il Prefetto, accompagnato dalla Responsabile della Riserva Silvana Piacentino, si è addentrata tra le saline visitando la Salina Calcara da dove ha potuto ammirare la bellezza del contesto costiero. Durante la visita sono stati illustrati gli aspetti naturalistici della Riserva che, oltre ad essere una Riserva Regione, è riconosciuta e tutelata anche quale zona umida d’importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar e rete Natura 2000 con i siti Z.S.C. e Z.P.S. ai sensi delle Direttiva Comunitarie Habitat e Uccelli.
Prima della visita il Prefetto presso gli uffici della Riserva ha incontrato anche il Dott. Francesco Picciotto, Dirigente della Regione Siciliana Servizio Parchi e Riserve, e il Dott. Gaetano Benedetto, Presidente del Centro Studi WWF Italia che segue le vicende della Riserva di Trapani sin dalla sua istituzione. Nell’incontro sono state illustrate le problematiche della Riserva dovute in buona parte al contesto territoriale che la circonda. In particolare è stata poi evidenziata la difficoltà più volte incontrata rispetto ad una corretta applicazione delle norme che impongono procedure che, proprio in ragione dei vincoli internazionali che qualificano e tutano anche il valore dell’area, rimarrebbero vigenti anche qualora la Riserva Regionale e il relativo Ente Gestore non dovessero esistere.

L’incontro si è svolto in grande serenità e il WWF ha colto l’occasione per ribadire al Prefetto una disponibilità che va ben oltre il ruolo di Ente Gestore della Riserva per promuovere il territorio delle Saline per dare un contributo utile a costruire una prospettiva economica caratterizzata sui valori ambientali presenti che poi sono profondi valori identitari e culturali.
E del valore ambientale e della fragilità dell’area si è parlato nel corso della giornata anche in occasione di un altro incontro, tenutosi presso la Capitaneria di Porto di Trapani dove, assieme all’Ente Gestore, il Comandante Guglielmo Cassone ha interloquito su alcune delle problematiche della Riserva. Il WWF Italia e la Regione Sicilia hanno avuto così modo di ringraziare per l’attenzione e l’impegno la Capitaneria di Porto che anche recentemente, dando riscontro alle segnalazioni fatte dall’Ente Gestore, è intervenuta con il sequestro delle discariche realizzate abusivamente nell’area prossima alla Riserva naturale, affermando un principio di legalità che costituisce il principio cardine non solo della tutela ambientale e naturalistica, ma anche della tutela della salute umana sia da potenziali inquinamenti che da possibili disastri dovuti ad una cattiva gestione del territorio.
Durante la visita in Capitaneria di Porto è stato richiamato il Protocollo d’intesa sottoscritto a livello nazionale dal WWF Italia e dal Comando Generale delle Capitaneria di Porto con cui le parti si impegnano, oltre che alla reciproca collaborazione, anche ad azioni di educazione e sensibilizzazione ambientale. In tal senso il WWF presenterà uno specifico progetto per accrescere la consapevolezza dei valori naturalistici non solo della Riserva delle Saline ma anche del territorio in cui sono inserite che andrebbe letto dalle Isole Egadi sino all’entroterra costiero.
Gli incontri con il Prefetto e la Capitaneria di Porto indicano la ferma volontà del WWF di mantenere alta e qualificata l’interlocuzione con le Istituzioni e si proporrà alle Amministrazioni locali un momento di confronto e di analisi delle diverse problematiche che gravano sull’area, per la condivisione di percorsi e progettualità che possano garantire l’azione di tutela della Riserva Regionale e dei siti Natura 2000 e insieme migliorare l’uso delle risorse.

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