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Il WWF contro il bracconaggio e commercio illegale

Il WWF Italia chiede un impegno maggiore al  governo Italiano per quanto riguarda il commercio illegale di pelli di rettile, legname tropicale e lane pregiate, l’Italia è uno dei più grossi mercati al mondo di fauna selvatica.Ma l’attenzione maggiore si…

Il WWF Italia chiede un impegno maggiore al  governo Italiano per quanto riguarda il commercio illegale di pelli di rettile, legname tropicale e lane pregiate, l’Italia è uno dei più grossi mercati al mondo di fauna selvatica.Ma l’attenzione maggiore si sposta sui governi del sud-est asiatico, paesi come: Cina, Kenya, Malaysia, Filippine, Thailandia, Uganda, Tanzania e Vietnam, sono sotto osservazione in quanto incapaci a contrastare e a reprimere il commercio illegale di avorio.A regolamentare tutto c’è una Convenzione della CITES, se queste regole non verranno osservate tutto questo potrebbe portare a delle sanzioni ai governi di questi paesi inadempienti.Queste nazioni saranno ora chiamate a rispondere agli impegni  e deve aumentare l’urgenza di affrontare la crisi globale del bracconaggio che sta devastando la fauna selvatica.Qualcosa si sta muovendo, le decisioni di migliorare la regolamentazione del commercio di avorio   è arrivata dopo che il Primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra, aveva annunciato che avrebbe chiuso il commercio di avorio del suo paese, grazie alla petizione del WWF  firmata da un milione e mezzo di persone.Quasi 700 rinoceronti sono stati uccisi dai bracconieri lo scorso anno in Sudafrica e circa 150 sono stati massacrati  finora nel 2013. Fino a 30.000 elefanti vengono uccisi  per colpa del bracconaggio ogni anno.I governi hanno  anche ribadito una più forte protezione  per le tre specie di squali, lo squalo martello, lo  squalo  pinna bianca e lo squalo smeriglio oltre a due specie di mante, elencati nell’Appendice II della CITES regolando così il loro commercio internazionale a livelli sostenibili.

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