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In Colombia una sentenza storica contro cambiamenti climatici e deforestazione

Dalla Colombia arriva una notizia importantissima nella lotta al cambiamento climatico e alla deforestazione, che stabilisce un precedente molto rilevante non solo per il paese sudamericano. La Corte Suprema di Giustizia (massimo organo giudiziario del Paese) ha, infatti,…

Dalla Colombia arriva una notizia importantissima nella lotta al cambiamento climatico e alla deforestazione, che stabilisce un precedente molto rilevante non solo per il paese sudamericano. La Corte Suprema di Giustizia (massimo organo giudiziario del Paese) ha, infatti, emesso una sentenza storica nella quale, sottolineando che la distruzione della foresta causa un danno immediato alla vita delle generazioni attuali e a quelle future, si sancisce che i beni naturali sono titolari di diritti così come le persone e quindi, proprio in virtù di questo devono essere oggetto di protezione sia da parte del governo che delle autorità locali.
Per la Corte suprema colombiana, le autorità del Paese non stanno facendo abbastanza per proteggere l’area dalla deforestazione e non tengono in adeguato conto gli effetti della deforestazione sul cambiamento climatico. Per questo, la Corte ha ingiunto alla autorità competenti di formulare, entro un periodo non superiore a quattro mesi, un piano d’azione di breve, medio e lungo termine per contrastare il tasso di deforestazione in Amazzonia, considerando anche la sua importanza per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’Alta corte ha poi ordinato, sempre alle autorità governative colombiane la formulazione entro 5 mesi di un patto intergenerazionale per la vita dell’Amazzonia colombiana, nel quale adottare misure per azzerare sia le emissioni di gas serra che la deforestazione.
Importante anche il legame stretto che la sentenza sottolinea tra salvaguardia ambientale e condizioni di salute e benessere della popolazione (con diminuzione della possibilità di vivere una vita dignitosa).
Questa decisione della Corte Suprema arriva in seguito a una richiesta di tutela presentata da 25 bambini e giovani dalla Colombia tra i sette ei 26 anni, con il sostegno dell’organizzazione Dejusticia. Nel riesaminare l’appello giudiziario, l’Alta Corte ha stabilito che lo Stato colombiano non ha fatto abbastanza per affrontare il problema della deforestazione in Amazzonia, nonostante abbia firmato numerosi impegni internazionali e di esistere nel paese regolamenti e giurisprudenza sufficienti in materia. Si è infatti registrato un aumento del 44% nella deforestazione nella regione, da 56.952 a 70.074 ettari tra il 2015 e il 2016.
Tra le altre decisioni emesse dalla Corte Suprema, è quello di ordinare a tutti i comuni dell’Amazzonia colombiana di aggiornare e attuare, entro cinque mesi, i Piani di gestione del territorio, che devono contenere un piano di azione per l’azzeramento della deforestazione. La Corte suprema ha poi dato tempi stringenti ordinando alle persone coinvolte di adeguarsi a quanto deciso entro 48 ore dalla notifica della sentenza

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