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Liberate decine di anatre sequestrate

Sono state liberate oggi nella Riserva Naturale Palude Brabbia (VA), gestita dalla Lipu in collaborazione e convenzione con la Provincia di Varese, decine di anatre sequestrate domenica scorsa in provincia di Pavia grazie al lavoro congiunto della Polizia…

Sono state liberate oggi nella Riserva Naturale Palude Brabbia (VA), gestita dalla Lipu in collaborazione e convenzione con la Provincia di Varese, decine di anatre sequestrate domenica scorsa in provincia di Pavia grazie al lavoro congiunto della Polizia Provinciale e delle Guardie Volontarie del WWF Lombardia.
 

Domenica l’importante sequestro ha coinvolto 68 anatidi di diverse specie (marzaiola, alzavola, fischione, codone , canapiglia) utilizzati come richiami in un appostamento di caccia. Il sequestro è avvenuto perché gli animali non erano inanellati, ovvero non avevano gli anelli inamovibili che ne attestano la nascita in cattività e quindi il legale possesso.
 
L’operazione si è concretizzata grazie alla dedizione e professionalità della Polizia Provinciale di Pavia che ha riscontrato l’illecito e richiesto successivamente la collaborazione del NucleoGuardie WWF per l’attività di controllo.
La liberazione è avvenuta a pochi giorni dal sequestro grazie alla disponibilità della LIPU che ha ospitato gli animali nel proprio Centro recupero La Fagiana di Pontevecchio di Magenta.Il rilascio è avvenuto per i soli animali giudicati in grado di volare.

L’Operazione ‘Paperopoli Pavia’ è solo l’ultimo dei tanti sequestri già operati in Lombardia e soprattutto in provincia di Brescia negli scorsi anni dalle stesse guardie WWF.
 
IDENTIKIT DELLE GUARDIE WWF
Le Guardie WWF operano in materia di vigilanza sull’esercizio venatorio, sulla tutela dell’ambiente e della fauna selvatica: si tratta di veri e propri Pubblici Ufficiali , del tutto disarmati e divenuti Guardie dopo almeno 1 anno di attivismo nell’Associazione e specifici corsi di preparazione con superamento di esami. Le uniche armi sono radio, trasmittenti, binocoli, macchine fotografiche, carta e penna, computer e cellulari e,  soprattutto, l’amore per la natura  e per il rispetto delle  leggi.   Il WWF può contare sull’ operato di  oltre 300 Guardie Volontarie, distribuite sul territorio nazionale con 50 nuclei attivi, dalle valli bresciane allo Stretto di Messina. Ogni anno sono oltre 55mila le ore dedicate complessivamente alla difesa dell’ambiente, con migliaia di accertamenti di violazioni ambientali e centinaia di mezzi illeciti di caccia recuperati in oltre 20 anni di attività volontaria. Spesso la loro azione si completa tramite la collaborazione con le Forze dell’ordine sul territorio, dal Corpo Forestale dello Stato ai Carabinieri, che intervengono in azioni particolarmente delicate e pericolose.
Le  Guardie WWF  perseguono tutti i tipi di  reati   che si compiono in Italia in danno dell’ambiente e della salute: dall’uccisione di specie protette, al mancato rispetto delle norme venatorie a causa del bracconaggio, dagli abusi edilizi all’abbandono di rifiuti, dal maltrattamento degli animali al commercio illegale di fauna e flora, dall’inquinamento di fiumi e mari, alla pesca illegale, dalle attività industriali inquinanti, agli scarichi abusivi,  agli  incendi boschivi . Come testimoniato  da uno di loro  “300 generosi volontari contro un esercito di cementificatori, sparatori e inquinatori, spesso coperti da chi invece di vigilare si gira dall’altra parte. Ma la nostra attività di Guardie ci fa recuperare la dignità di sentirsi cittadini di questo paese”.
 
PER SOSTENERE LA CAMPAGNA CRIMINI DI NATURA IL WWF CHIEDE IL SOSTEGNO DI TUTTI: l’invito è quello di AIUTARE  le centinaia di Ranger, Guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti. 
Sul sito www.wwf/criminidinatura  chiunque può INFORMARSI sul fenomeno e SOSTENERE la campagna del WWF con una donazione libera; DIFFONDERE a sua volta le informazioni e SOTTOSCRIVERE la PETIZIONESanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche”.
Per sostenere la Campagna è attivo anche il NUMERO VERDE 800.990099.
 

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