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L’impronta ecologica della carta

Ci sono anche due italiane, Sofidel e Fedrigoni, tra le aziende che hanno partecipato all’Environmental Paper Company Index 2013 l’iniziativa che ha coinvolto 25 delle più grandi aziende, mondiali e italiane, del settore carta e cellulosa nel rendere…

Ci sono anche due italiane, Sofidel e Fedrigoni, tra le aziende che hanno partecipato all’Environmental Paper Company Index 2013 l’iniziativa che ha coinvolto 25 delle più grandi aziende, mondiali e italiane, del settore carta e cellulosa nel rendere volontariamente pubblici i dati sul proprio impatto ambientale. Quaranta categorie di prodotti (più del doppio di quelli valutati nell’indice 2011) sono state analizzate secondo alcuni criteri chiave, come approvvigionamento responsabile delle risorse forestali, impatto ambientale dei processi produttivi e reporting socio-ambientale.

Le 25 aziende, di cui il WWF ha riconosciuto la leadership in trasparenza per aver partecipato all’Environmental Paper Company Index 2013 (EPCI  ), rappresentano un terzo dei 70 attori globalmente significativi nel settore e producono complessivamente 82 milioni di tonnellate di polpa di cellulosa e carta, il 14% di carta e cartone al mondo e, nello specifico, il 28% della carta grafica, il 29% della carta stampata, il 14% di tissue (carta per usi igienico-sanitari), il 6% di carta per imballaggi e il 14% della polpa di cellulosa a livello mondiale.

“L’obiettivo WWF di promuovere un mercato di materie prime certificate e gestite in modo sostenibile, affinché il settore non comprometta la conservazione delle ultime foreste vergini del pianeta, come quelle dell’Amazzonia, di Sumatra e del Borneo, o del Greater Mekong, che un utilizzo indiscriminato delle risorse sta mettendo a serio rischio.”

Il WWF Environmental Paper Company Index si pone anche l’obiettivo di supportare l’industria di cellulosa e carta nel percorso di miglioramento continuo e riduzione di rischi e impatti ambientali. Oltre a riferire sulle prestazioni ambientali, le aziende che vi partecipano possono richiedere consulenza e feedback al WWF sulle potenziali aree di miglioramento, sui potenziali rischi e gli strumenti per sostenere gli sforzi aziendali verso una maggiore sostenibilità.

Tra le italiane che hanno partecipato all’iniziativa, il gruppo Sofidel, marchio Regina, ha da tempo avviato un confronto con il WWF sul tema dell’approvvigionamento responsabile (oggi il 99,8% della cellulosa utilizzata proviene da fonti certificate), oltre ad aver aderito al programma Climate Savers per la riduzione delle emissioni inquinanti responsabili dei cambiamenti climatici.

Circa la metà del legno tagliato sul pianeta per usi commerciali è usato per produrre carta: solo il 10% della popolazione mondiale (Europei e Nord Americani) consuma circa la metà dei prodotti. Lavorare con il mondo della carta per un suo mercato sostenibile e responsabile è quindi l’impegno del WWF che continua a richiamare l’attenzione dei grandi gruppi industriali su questo tema.

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