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Presidente Renzi, sul clima ora tocca lei

Il WWF Italia dalle pagine di Repubblica.it si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio che, in qualità di Presidente di turno, è chiamato a giocare un ruolo centrale nella definizione dell’accordo sul nuovo quadro comunitario per il 2030…

Il WWF Italia dalle pagine di Repubblica.it si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio che, in qualità di Presidente di turno, è chiamato a giocare un ruolo centrale nella definizione dell’accordo sul nuovo quadro comunitario per il 2030 su clima ed energia nel prossimo Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre.
Il WWF ricorda come l’Italia è chiamata a mostrare con i fatti la sua capacità di leadership e volontà politica di investire nello sviluppo di un’economia europea a basse emissioni di carbonio che può farci superare la doppia crisi climatica ed economica creando nuove opportunità dal punto di vista dell’occupazione, dell’innovazione e dello sviluppo di tecnologie pulite.

‘Ora è il momento delle scelte. Chiediamo che l’Europa decida di tagliare drasticamente le emissioni di gas sera e di impegnarsi in modo vincolante per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per l’efficienza energetica. Ci aspettiamo che agiate non per difendere gli interessi del passato ma per il futuro di tutti i cittadini italiani, europei e del mondo’ dichiara il WWF Italia nell’appello.

Il WWF ricorda come i tre obiettivi comunitari al 2030 proposti dalla Commissione non consentono all’Europa di mettere in campo una forte e coerente azione climatica in grado di mantenere la traiettoria verso la completa decarbonizzazione europea entro la metà del secolo già sancita dai Capi di Stato e di Governo UE e richiamata dal Presidente Renzi nel Summit ONU del 23 settembre scorso. Il  40% di riduzione delle emissioni CO2  è del tutto insufficiente, e  si rischia di non chiarire nemmeno sia un obiettivo minimo e non comprensivo di progetti all’estero; anche l’aumento al 27% per le rinnovabili è del tutto inadeguato;  il  30% per l’efficienza energetica, senza renderlo vincolante, o addirittura definendolo indicativo, si rinnega il vantaggio rappresentato dalla riduzione dei consumi per rendere  l’Unione Europea più sicura dal punto di vista energetico. “Ci auguriamo che l’Italia sappia svolgere un ruolo positivo e propulsivo per rendere l’Unione Europea credibile e autorevole, anche in vista delle difficili trattative sul nuovo accordo globale che entreranno nel vivo alla Conferenza ONU sul Clima a dicembre –ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia- Per ottenere tale risultato, occorre andare ben oltre i compromessi sul minimo comun denominatore. Mentre si moltiplicano gli eventi estremi, in Italia e in tutta Europa, cresce tra i cittadini la sfiducia nella capacità di visione e azione dei Governi e della stessa UE: la posta in gioco, quindi, è molto alta”.

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