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Si chiude in Norvegia l’Annual Conference WWF

Si è conclusa a Lofoten, in Norvegia, l’Annual Conference del WWF, che riuniva i leaders dell’associazione provenienti dai cinque continenti. Per il WWF Italia erano presenti il Direttore Generale, Luigi Epomiceno, e la Presidente, Donatella Bianchi. Sono stati…

Si è conclusa a Lofoten, in Norvegia, l’Annual Conference del WWF, che riuniva i leaders dell’associazione provenienti dai cinque continenti. Per il WWF Italia erano presenti il Direttore Generale, Luigi Epomiceno, e la Presidente, Donatella Bianchi.
Sono stati giorni frenetici nei quali si è discusso di come rafforzare la leadership della nostra associazione nei vari (e diversissimi) contesti nei quali opera, e di come rendere più efficaci le strategie di conservazione. Nel corso dell’Annual Conference, aperta dalla Presidente del WWF Internazionale, Yolanda Kakabadse, è stata ribadita l’importanza di un Network coordinato nelle strategie e negli obiettivi, che sappia adottare strategie globali e agire localmente. La Presidente internazionale ha anche annunciato il vincitore del “WWF International President’s Award”, il riconoscimento che viene dato ogni anno al personaggio più meritevole in termini di innovazione nelle battaglie ambientaliste: il premio è andato allo studente svedese e attivista per il clima Isak Utsi.
“E’ stata una Conferenza all’insegna del cambiamento – commenta il Direttore Generale del WWF Italia Luigi Epomiceno – A partire già dal numero delle presenze, ridotta di circa la metà. Quasi tutta la conferenza ha ruotato attorno alla nuova struttura di governance su cui il Direttore Generale Marco Lambertini sta lavorando con diversi gruppi di lavoro da quasi un anno. Una struttura non solo più snella ma soprattutto più efficace nella selezione di aree di intervento, nell’allocazione di risorse su progetti nonché sul monitoraggio dei risultati e sulla sensibilizzazione di tutti gli interessati, dai governi al grande pubblico. I progetti di cambiamento proseguiranno nei prossimi mesi, con una previsione di chiusura dei lavori entro la fine del 2015.
Per me è solo la seconda conferenza a cui partecipo, ma già dal primo giorno ho notato un deciso cambio di stile rispetto al 2014. Tutti i partecipanti sono stati anche coinvolti i sessioni interattive con l’ausilio di un “App” WWF, appositamente creata per l’evento”.

Il momento più commovente è stato quando, via telefono, è intervenuto il rappresentante del WWF Nepal, Anil Manandhar, che ha fatto il punto della situazione dopo il devastante terremoto che ha colpito il paese. In chiusura, seguendo l’esempio dei paesi scandinavi, i paesi africani si sono riuniti e si sono offerti di ospitare la conferenza dell’anno prossimo in una località ancora da decidere
 

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