Pandanews

Torna all'esame in aula la proposta di legge sparatutto

Si tratta di un vero e proprio regalo ai bracconieri perché prevede la cancellazione di alcune tra le principali regole che oggi tutelano la fauna selvatica

La proposta della Lega

Riprende giovedì 4 aprile in Commissione Agricoltura della Camera l’esame della proposta di legge sulla caccia presentata dall’esponente della Lega Francesco Bruzzone e sostenuta dai partiti di maggioranza parlamentare.
La proposta di legge è un vero regalo ai bracconieri perché prevede la cancellazione di alcune tra le principali regole che sino ad oggi hanno consentito di garantire un minimo di tutela per la fauna italiana. Si tratta di un gravissimo e ingiustificato attacco alla natura e agli animali selvatici che farebbe ripiombare indietro di oltre 30 anni la legislazione italiana in materia di protezione della biodiversità.

Ecco in sintesi la vergognosa proposta di legge

  • allungamento della stagione venatoria oltre i limiti fissati dalla scienza e dalle direttive europee, con gravissime ripercussioni su tutta la fauna e in particolare sugli uccelli che verrebbero cacciati durante i delicati periodi della migrazione e della riproduzione;
  • abolizione delle giornate di silenzio venatorio, con conseguente possibilità di andare a caccia 7 giorni su 7, per la maggior parte dell’anno, senza concedere neppure un giorno di tregua alla fauna e impedendo ai normali cittadini di frequentare le aree naturali senza il rischio di essere impallinati;
  • cancellazione delle norme che tutelano i piccoli uccelli utilizzati in maniera vergognosa come richiami vivi, con conseguente via libera ai bracconieri che già oggi guadagnano enormi ricchezze con il traffico di questi uccelli catturati illegalmente in natura;
  • possibilità di andare a caccia anche di notte con visori termici (gli stessi utilizzati in guerra);
  • indebolimento dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che verrebbe scavalcato da 20 diversi organismi regionali sulla caccia alle dipendenze della politica, così da permettere alle Regioni di varare calendari venatori ancora più favorevoli ai cacciatori;
  • approvazione dei calendari venatori per legge e non per atto amministrativo, per impedire alle associazioni come il WWF di chiedere l’annullamento da parte dei Tribunali Amministrativi Regionali anche di quelli palesemente illegittimi;
  • riduzione delle sanzioni, già oggi irrisorie, contro chi esercita la caccia in periodo di divieto o nelle aree private in cui non è consentita (fondi chiusi).

La proposta Bruzzone è un vero manifesto di ideologia e arroganza, espressione della peggiore frangia del mondo venatorio perché ha un solo chiaro obiettivo: ridurre la fauna selvatica, che è un patrimonio di tutti, a merce di scambio elettorale, cancellando ogni minimo elemento di tutela previsto nella legge n. 157/1992 senza badare alle conseguenze.
Impedire al mondo scientifico di controllare senza condizionamenti della politica gli impatti della caccia su specie e habitat, sottrarre alle autorità strumenti sanzionatori e mettere il bavaglio alle associazioni ambientaliste, impedendo di tutelare gli interessi collettivi comporta come ovvia conseguenza una diffusione incontrollata del bracconaggio e un aumento del rischio per la sicurezza e la salute dei cittadini. L’approvazione determinerebbe sicuramente l’avvio di una nuova procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea costringendo ogni cittadino a pagare con le proprie tasse le conseguenze di queste folli scelte della politica filo-venatoria.
Non è possibile che un patrimonio che appartiene a 60 milioni di italiani venga gestito in questa maniera al solo fine di garantire il crudele divertimento di una piccolissima minoranza.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.