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Buone notizie per alcune specie in Italia e nel mondo

Torna la rubrica settimanale dedicata alle Good News. Oggi parliamo di tre specie bellissime e iconiche: il lupo, lo sciacallo e il rinoceronte.

Indennizzi più rapidi per gli allevatori “visitati” dai lupi

Una piccola rivoluzione che per la tutela di una specie simbolo come il lupo rappresenta un grande passo in avanti. Si riducono da 18 a 2 mesi i tempi per ottenere i rimborsi chiesti dagli allevatori toscani che hanno subito danni da predazione da parte dei lupi.

La difficile convivenza con le attività economiche ha rappresentato per anni una delle spine nel fianco della conservazione di questo grande predatore e dunque l’iniziativa promossa dall’Assessorato all’agricoltura della regione è un’ottima notizia per tutti, considerato anche l’atteggiamento molto negativo verso il lupo mostrato dalla regione negli ultimi mesi, come per altro più volte stigmatizzato dall’associazione. Le uccisioni di esemplari di lupo come azione di ritorsione e protesta sono state numerose: si spera ora che i contributi elargiti ‘a sportello’ con tempi di attesa ridotti siano un incentivo per gli allevatori a condividere con più indulgenza il territorio con una specie chiave per gli equilibri ecologici. Auspichiamo inoltre che questo sia il primo di una serie interventi della regione che vanno nella direzione di riconoscere anche al lupo il diritto all’esistenza.

Sciacallo dorato sempre più a Sud

L’avvistamento più meridionale di un canide rarissimo per l’Italia, lo sciacallo dorato (Canis aureus): un esemplare è stato sorpreso nei giorni scorsi nel Lazio grazie a una video trappola installata nel territorio del Parco del Circeo. È la conferma dell’espansione continua di questa specie che da anni sta avvenendo in diverse regioni, originata nell’Europa orientale: dal Friuli Venezia Giulia, a Veneto e Trentino e poi Piemonte e Toscana. Sul Forum dell’Associazione studi ornitologici e ricerche ecologiche del Friuli Venezia Giulia (ASTORE FVG), Luca Lapini, il maggiore esperto a livello nazionale della specie, ha confermato il primo esemplare di sciacallo dorato foto-trappolato nel Lazio. Questo animale è un po’ più piccolo del suo ‘cugino’ lupo, con un pelo più rossastro sulle spalle e la coda quasi troncata. Con osservazioni normali si potrebbe confondere con altre specie simili (cani, volpi) e per questo l’utilizzo di video trappole è uno strumento fondamentale per accertare con sicurezza l’identità.

Bracconaggio: in leggera discesa per il rinoceronte africano

I dati del Dipartimento delle foreste, della pesca e dell’ambiente (DFFE) sudafricano sono sempre drammatici ma un calo dell’impatto sulla specie più colpita, il rinoceronte, fa ben sperare. Nel 2021, infatti, sono stati uccisi illegalmente 451 rinoceronti per il loro corno in Sud Africa, un aumento delle perdite per bracconaggio di 394 rispetto al 2020, ma comunque inferiore al numero di bracconaggio nel 2019 (594).

Un grafico che mostra il numero di rinoceronti uccisi dal bracconaggio in Sudafrica dal 2006 al 2021

Nonostante l’allentamento della pressione del bracconaggio dovuta al lockdown del 2020, gli ultimi numeri sul bracconaggio confermano la continua minaccia per le popolazioni di rinoceronti e le restrizioni globali ai viaggi e al turismo in risposta alla pandemia hanno un impatto devastante sul reddito delle aree di conservazione e sui mezzi di sussistenza delle popolazioni locali che vivono vicino a tali aree. Ma la forte collaborazione tra le forze dell’ordine rimane fondamentale nella prevenzione del traffico di animali selvatici e nel 2021 ci sono state condanne esemplari con accuse di attività di racket e riciclaggio di denaro legati al traffico di corno di rinoceronte. Diverse condanne sono state inflitte per l’uccisione di rinoceronti nel Kruger National Park, con pene fino a 45 anni di reclusione.

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