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Rovigo, volontari WWF per il fratino

Nel weekend del primo maggio appena trascorso, i volontari del WWF Provinciale di Rovigo si sono adoperati per monitorare e salvaguardare dal disturbo umano quattro coppie di fratino, piccolo uccello costiero, “sorvegliato speciale” in tutte le coste italiane,…

Nel weekend del primo maggio appena trascorso, i volontari del WWF Provinciale di Rovigo si sono adoperati per monitorare e salvaguardare dal disturbo umano quattro coppie di fratino, piccolo uccello costiero, “sorvegliato speciale” in tutte le coste italiane, nel tratto compreso tra il Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri fino alla stazione balneare di Marina di Caleri. Già nei giorni precedenti erano state individuate quattro coppie di cui quattro adulti inanellati con anelli colorati da ornitologi ISPRA, altri sono stati individuati dai volontari WWF nei giorni immediatamente successivi. Un nido dei primi individuati non ce l’ha fatta per cause ignote ma ne sono stati individuati due non ancora noti nelle giornate di venerdì e sabato a dimostrazione che le 4-5 coppie stimate in quel tratto di costa sono in piena attività riproduttiva inducendo l’associazione a una risposta immediata nel presidiare i nidi finora individuati, proteggendo ove necessario i nidi stessi, con gabbiette protettive a maglia larga che consentono agli adulti di entrare e uscire dal piccolo nido, che consiste in un piccolo avvallamento della sabbia ornato di conchiglie.
Il resto lo fanno i volontari presidiando, nelle ore di punta,  i nidi a debita distanza, deviando i turisti a passeggio sulla spiaggia, che involontariamente si avvicinano al nido inducendo gli adulti ad abbandonarlo. L’occasione fa sì che i tanti frequentatori della spiaggia di Caleri, informati dai volontari, prendano coscienza dell’importanza straordinaria rivestita da questo sito unico per integrità ecologica nell’intero Adriaco e dell’esistenza di questo simpatico abitante delle coste italiane, che a causa delle sue spiccate abitudini costiere, a causa dell’aumento del turismo balneare e dei lavori di preparazione delle spiagge, ha subìto un crollo vertiginoso negli ultimi 10 anni. A tal proposito è bene ribadire che la specie può convivere con le attività umane, come stiamo osservando anche in questi giorni, a condizione che si evitino pulizie meccaniche delle spiagge libere, che la balneazione si concentri nei tratti più comodi gli accessi e vengano lasciati libere porzioni significative di spiaggia, che si eviti di passeggiare nella parte centrale della spiaggia prediligendo la battigia per gli spostamenti e si usino gli accessi ufficiali alla spiaggia, evitando percorsi trasversali casuali che oltre a recare gravi rischi di disturbo e danneggiamento al fratino, comportano l’erosione delle dune costiere e tenere i cani al guinzaglio nelle spiagge non dedicate ad essi e durante gli spostamenti. Anche le meritorie iniziative ecologiche di raccolta della plastica nelle spiagge che il WWF stesso appoggia e promuove in tutta Italia, andrebbero sospese per il periodo della nidificazione che inizia generalmente nella prima decade di aprile fino a “semaforo verde”, in genere seconda metà di luglio quando terminano di nidificare gli ultimi ritardatari. 
L’iniziativa intrapresa nelle spiagge di Rosolina si avvale del patrocinio e del contributo economico del Comune di Rosolina e del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Un sentito ringraziamento va anche alle maestranze di Veneto Agricoltura operanti nel Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri che ogni anno forniscono un prezioso supporto logistico ai volontari per il buon esito delle operazioni. 
Il WWF di Rovigo che aderisce alla “Campagna Mare” del WWF Italia e alla rete nazionale di tutela del fratino, augura alle numerose associazioni impegnate in questa battaglia per la conservazione dei fragili ecosistemi costieri, un buon lavoro ed è a diposizione nel fornire e ricevere dati e informazioni utili, condividere azioni comuni di tutela e quant’altro possa portare al buon esito della stagione riproduttiva del fratino nel Delta del Po. 
 

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