Il Re della savana è in pericolo
Stiamo rischiando perdere il re della savana. Nonostante la loro importanza ecologica, economica e culturale, i grandi felini come i leoni sono tra le specie più minacciate al mondo. Il loro futuro è messo a rischio dallo sfruttamento del loro habitat da parte dell’uomo – e dagli inevitabili conflitti che ne conseguono – dal bracconaggio, dalla rarefazione delle prede e dal commercio illegale. I numeri ci dicono che l’emergenza leoni è oggi più urgente che mai. Il leone occupa attualmente il 10% della sua area di distribuzione storica. La sua popolazione si è ridotta, solo negli ultimi 25 anni, del 50%.
Il leone, specie ombrello
Il leone africano (Panthera leo), in quanto predatore ai vertici delle catene alimentari, è considerato una specie ombrello, ovvero una specie la cui presenza determina una serie di effetti positivi per molte altre specie. Compreso l’uomo. La sua presenza è inoltre un indicatore dello stato di conservazione degli habitat. Eppure, il declino delle popolazioni di questo felino è drammatico. Per questo, in occasione della Giornata mondiale dedicata al leone (World Lion Day), che ogni anno si celebra il 10 agosto, il WWF lancia l’allarme sugli effetti negativi a catena che la riduzione della presenza dei leoni avrebbe su diversi ecosistemi e sulla loro capacità di offrire servizi essenziali anche all’uomo.
La scomparsa di questi felini comporta la perdita di un ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi dove questo predatore vive. L’assenza dell’azione regolatrice del leone può causare a sua volta conseguenze dirette sulla vegetazione e sulla diffusione di malattie. Un degrado che può ridurre a capacità degli ecosistemi di fornire acqua, cibo e molto altro ancora. Ma l’importanza dei leoni non finisce qui: la presenza di questo felino in natura si è dimostrata fondamentale per sostenere economie locali connesse al turismo naturalistico, un’attività fondamentale per il PIL di molti Paesi fragili.
Per questo è fondamentale concentrare gli sforzi necessari, mettere in gioco tutte le possibilità e stimolare tutti gli stakeholder utili a mettere in sicurezza una specie preziosissima per tutti.
La diversità genetica dei leoni in Kenya
Il declino dei leoni in Kenya ha sollevato preoccupazioni sulla loro salute genetica e sopravvivenza a lungo termine. In uno studio del 2024 è stata analizzata la diversità genetica di 171 leoni provenienti da 12 popolazioni stabili. La diversità genetica è influenzata da barriere geografiche, presenza umana e fattori climatici, ma anche da pratiche gestionali passate. La popolazione di Tsavo mostra segni di mescolanza genetica, probabilmente dovuti alla sua posizione geografica e alle traslocazioni precedenti. Le popolazioni recintate di Lake Nakuru e Solio Ranch presentano una diversità genetica ridotta, ancor più quella di Amboseli, evidenza di un rapido declino avvenuto in tempi storici. Lo studio sottolinea l’importanza di considerare la storia delle popolazioni nella gestione futura, raccomandando il mantenimento degli habitat e interventi di ripristino genetico per garantire la vitalità della specie a lungo termine.