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Nuovi nidi per il raro falco pescatore

Due nuovi nidi artificiali per il falco pescatore sono stati realizzati nelle Oasi WWF di Alviano in Umbria e di Serre Persano, in Campania

È uno dei rapaci più rari d’Italia

San Valentino arriva anche per gli animali, soprattutto se c’è la mano del WWF. A beneficiarne quest’anno saranno le possibili coppie del magnifico falco pescatore, tra i rapaci più rari del nostro paese, con appena 7 coppie nidificanti tra Toscana e Sardegna.

Sono stati infatti realizzati, in collaborazione con gli esperti del Progetto Falco Pescatore, due nuovi nidi artificiali nelle Oasi WWF di Alviano (Umbria) e di Serre Persano (Campania), due zone umide di importanza internazionale ritenute ottimali per favorire l’espansione della specie sempre più a sud, nell’ambito della campagna WWF Renature. Al contempo, è stato realizzato un nuovo impianto di video-sorveglianza nel nido dell’Oasi WWF e Riserva Regionale Laguna di Orbetello, al fine di studiarne il comportamento e prevenire possibili azioni illegali.

Dopo Orbetello, Alviano e Persano per il rapace più raro d’Italia

E i risultati non si sono fatti attendere: la coppia storica di Orbetello, formato dall’omonimo maschio e dalla femmina Mora, è già stata ripresa in atteggiamenti amorosi per il quarto anno di fila, facendo ben sperare per la nascita di nuovi falchi pescatori anche quest’anno. Ad Alviano, invece, il nido è stato prontamente occupato da un giovane maschio in età riproduttiva, denominato Cartesio, che attende ansioso l’arrivo di qualche femmina per mettere su famiglia, mentre a Persano si aspetta trepidanti che il nido venga individuato e sfruttato da altri esemplari di passaggio.

Il nido di Alviano (Terni)
Nido in costruzione a Persano

Queste coppie vanno così ad aggiungersi a quella dell’Oasi WWF di Orti-Bottagone (Livorno), alle due della Diaccia Botrona (Grosseto), a quella del Parco Regionale della Maremma (Grosseto) e quella di Porto Conte (Alghero): tutte frutto del progetto di ricostituzione di una popolazione nidificante di falco pescatore che a partire dal 2011 ha visto nuovamente la riproduzione della specie in Italia dopo 42 anni di assenza. Segno che gli sforzi per conservare aree protette ad elevata naturalità, unite alla visione di chi vuole invertire il declino di specie chiave che rischiano di scomparire dalle nostre terre può portare frutti insperati per il falco pescatore e tante altre specie, come nel caso delle isole create ad hoc per le bellissime sterne realizzati nell’Oasi WWF di Orbetello ed ora frequentate da decine di coppie.

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