Pandanews

Il 92% dei nuovi piani per il clima include misure per la natura

Lo mostra un report WWF. Ma dalla COP26 ora serve un ulteriore cambio di passo: crisi climatica e perdita di natura vanno affrontate insieme

Più natura nei piani per il clima

Il 92% dei nuovi piani per il clima elaborati dai paesi, ora include misure per affrontare la perdita di natura.

Ad affermarlo è un nuovo studio, pubblicato oggi dal WWF in occasione della COP26 sul Clima di Glasgow, che mostra come sempre più paesi stiano finalmente riconoscendo il ruolo cruciale delle soluzioni basate sulla natura nell’affrontare la crisi climatica globale.

Il valore delle nature based solutions

Per soluzioni basate sulla natura (nature based solutions) si intendono tutte quelle azioni che proteggono, ripristinano e consentono di gestire in modo sostenibile gli ecosistemi terrestri e marini come foreste, torbiere, zone umide, savane, barriere coralline e mangrovie, affrontando contemporaneamente altre sfide sociali. Si stima che soluzioni come queste potrebbero garantire fino al 30% della mitigazione del cambiamento climatico, necessaria per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi.

Mangroves in Los Túneles on Isabela Island, Galapagos, Ecuador
© Antonio Busiello / WWF-US

Il nuovo report del WWF

Il report NDCs – A Force for Nature?” rileva che 105 dei 114 contributi aggiuntivi stabiliti a livello nazionale (NDCs) che sono stati presentati entro il 12 ottobre, includevano soluzioni basate sulla natura. Gli NDC sono il modo in cui le parti dell’Accordo di Parigi comunicano i loro piani sul clima e sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

Secondo il report, 96 NDC includevano soluzioni basate sulla natura nell’ambito delle misure di mitigazione e 91 nell’ambito dei piani di adattamento. Questo rappresenta una tendenza positiva rispetto alle precedenti presentazioni: nell’ultima valutazione sugli impegni dei Paesi fatta a luglio dal WWF, la presenza dei contributi basati sulla natura era all’82%.

La crisi climatica e la perdita della natura sono due facce della stessa medaglia e non possiamo affrontare l’una senza l’altra. È vitale che, oltre a ridurre le emissioni di carbonio, il vertice sul clima COP26 ispiri i paesi a massimizzare il potenziale della natura nei loro piani sul clima e a rendere disponibili i finanziamenti per sostenerlo. In caso contrario, gli sforzi per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico saranno compromessi.

Stephen Cornelius, senior advisor clima del WWF UK

Più del triplo degli NDC ora fa riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, alla Convenzione sulla Diversità Biologica o ad altri processi globali. C’è stato anche un grande aumento nel numero di NDC che si riferiscono esplicitamente alle popolazioni indigene e alle comunità locali (IPLC) – che sono in aumento dell’88%. Questo dimostra come sia crescente il riconoscimento del loro ruolo essenziale per la tutela di oltre l’80% della biodiversità del nostro pianeta.

  • Più paesi includono la natura nei piani per il clima
    Più paesi includono la natura nei piani per il clima

    Leggi il comunicato completo dedicato al nuovo report WWF

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.