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Sefora Inzaghi, la donna dei lupi degli orsi e delle montagne

Attivista da sempre, mamma di Luna e Nico, oggi è Direttrice dell’Oasi WWF Gole del Sagittario, in Abruzzo Mi chiamo Sefora Inzaghi, ho 42 anni, sono laureata in Scienze Ambientali e oggi sono la direttrice dell’Oasi WWF Gole…

Attivista da sempre, mamma di Luna e Nico, oggi è Direttrice dell’Oasi WWF Gole del Sagittario, in Abruzzo
Mi chiamo Sefora Inzaghi, ho 42 anni, sono laureata in Scienze Ambientali e oggi sono la direttrice dell’Oasi WWF Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi. La mia storia come attivista ha inizio tanti anni fa, quando a 26 anni  dopo aver vinto la mia battaglia personale contro un tumore, mi sono ritrovata, mio malgrado, a combattere nuovamente, stavolta a difesa della mia comunità e della mia casa,  ed è così che, per contrastare la realizzazione da parte di una nota multinazionale dell’energia  di un grande impianto di incenerimento nella piana agricola del Fucino, dove vivo, ho iniziato a mettere un passo dietro l’altro, fino ad incontrare nel 2011 il WWF Abruzzo e divenire io stessa una socia e attivista del Panda. 
Da quando sono piccola cammino a piedi nudi in casa, in giardino e ovunque mi è possibile farlo: i miei genitori ancora oggi continuano insistentemente a dirmi di “mettere le ciabatte”, il mio compagno invece ci ha rinunciato da tempo, perché fa parte di me e lui lo sa. Come dissi ad un’amica, penso seriamente che sia il mio “lato selvatico” che prende il sopravvento in modo del tutto naturale: a piedi nudi sulla terra proprio come un lupo, che non si lascia addomesticare vivendo invece libero con l’innata consapevolezza di essere parte attiva di un delicato equilibrio chiamato vita.  Oggi sono proprio i lupi e soprattutto gli orsi che “monopolizzano” il mio impegno per la natura, un impegno che mando avanti in duplice veste: quella di direttrice di un’area protetta da un lato e quella di volontaria WWF dall’altro. La nostra è l’unica Oasi WWF che vanta tra le proprie presenze faunistiche anche l’orso bruno marsicano, specie endemica dell’appennino centrale e considerata ormai a rischio di estinzione. Per questo motivo siamo anche il cuore operativo della campagna orso del WWF Italia 2X50, grazie alla quale abbiamo ottenuto fondi per mettere in atto, con l’aiuto dei volontari che hanno aderito, azioni di prevenzione e mitigazione del conflitto uomo-orso nei territori frequentati da questo plantigrado, l’obiettivo è di dare il nostro piccolo, ma sicuramente prezioso contributo alla tutela di questa specie unica al mondo, perché il futuro di questo orso si gioca proprio sulla sua espansione verso nuove aree, un processo che non può avvenire, se non attraverso la sinergia di tutti gli “attori” coinvolti a vario titolo.  
In questi ultimi tre anni nella mia vita sono arrivati Luna e Nico, rispettivamente 3 e 1 anno. Non nego che conciliare il ruolo di mamma, compagna, lavoratrice e appassionata attivista diventa ogni giorno sempre più difficile, costantemente combattuta tra i sensi di colpa per il tempo che sottraggo alla mia famiglia, ma anche a me stessa e alla mia “femminilità”, e il mio desiderio di continuare a dare il mio “contributo” prendendomi cura della natura come posso.  Spesso Luna (3 anni) mi dice “eh mamma tu pensi sempre ai lupi, agli orsi e alle montagne” Eh, quanto è vero piccola mia! Mia madre prima di me è stata un’attivista, sempre in prima linea nella Caritas a sostegno dell’ultimo, dell’emarginato…ho preso i pidocchi a 10 anni perché lei era andata a ripulire un capanno che doveva accogliere famiglie provenienti dall’Albania. Potrei raccontare altre mille storie di mia madre e mio padre impegnati per il prossimo senza mai chiedere nulla in cambio, se non il “benessere” di quelle persone. Come Luna, anche io pensavo spesso “eh mamma tu pensi sempre ad aiutare gli altri”. Oggi ripenso a quei pidocchi e sono felice di averli presi, ringrazio mia madre perché nonostante il suo impegno nel sociale non solo non mi ha mai messa da parte, ma con il suo volontariato ha dato priorità alla vita delle persone, per me esempio profondo di coerenza e democrazia. 
Forse è merito della mia famiglia, forse dell’infanzia vissuta a piedi nudi tra i monti e laghi d’Abruzzo, forse semplicemente è scritto nel mio DNA, se ho fatto della natura, non solo il mio percorso di studi, ma la mia professione e il mio impegno volontario. Sarò sincera, ci sono giorni in cui ti senti stanca dentro e ti chiedi se ha senso continuare:  poi guardo Luna e Nico e la risposta è un chiaro SI, perchè in una società che insegna che l’IO ha più valore del NOI e che sacrifica la Bellezza in nome di una crescita economica arrogante e capace di negare il diritto di esistenza a qualsiasi altra forma vivente, almeno che questa non procuri un qualche beneficio diretto, il lupo ci rammenta costantemente che la cooperazione è la chiave per raggiungere il bene comune, l’orso che la condivisione e la pacifica convivenza sono il punto di partenza per raggiungere la sostenibilità ambientale e infine la montagna ci rammenta che serve profondo impegno ed energia per raggiungere la “vetta” più alta, quella che dà priorità alla vita e alle connessioni sociali,  al diritto di poter godere di un ambiente non inquinato,  e combattere ogni forma di razzismo e povertà sanitaria e culturale.  Probabilmente arriverà un momento nella mia vita in cui la donna attivista dovrà prendere una pausa ed essere semplicemente una donna mamma, ma sarà solo un momento perché in fondo ha ragione Luna “io sto sempre a pensare ai lupi, agli orsi e alle montagne” e sono profondamente convinta che prendermi cura di loro è il dono più grande che io possa fare ai miei figli. 
Sefora Inzaghi

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