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Addio ad Hardy Reichelt

Fu tra i padri fondatori del WWF Italia, di origine tedesca si stabilì negli anni 60 in Maremma

Fu tra i padri fondatori del WWF Italia

E il 5 luglio 1966, grazie all’incontro con l’amico Hardy Reichelt, che restò sempre al mio fianco, e al Cavaliere d’Italia, iniziò la lunga battaglia in difesa della Natura che oggi tutti conoscono e apprezzano.

Fulco Pratesi

Ci ha lasciato ieri Hardy Reichelt, uno dei padri fondatori del WWF Italia. Di origine tedesca, si trasferì a Roma negli anni ‘60, dove incontrò Fulco Pratesi. Da quel sodalizio nacque, nel 1966 grazie ad altri pochi illuminati, il WWF Italia. Per gran parte della sua vita ha lavorato in Rai come conduttore in lingua tedesca, per poi dedicarsi alla sua passione, l’arte, come strumento di comunicazione per raccontare le bellezze della natura.

Il ricordo di Fulco Pratesi

“Quando, nel 1963, la visione di un’orsa con tre piccoli mi convinse a cambiar vita e a dedicarmi alla difesa degli animali e della natura, il mio amico Agostino Chigi, nobile romano ambientalista appassionato, mi volle far conoscere un ragazzo tedesco che, rifugiato in Italia in contrasto col padre, aveva organizzato, a sue spese, in un istituto cattolico dei Castelli Romani, il “Primo Congresso internazionale per la protezione degli uccelli in Italia”. Era Hardy Reichel. Nacque tra di noi un’amicizia di ferro che ci portò subito a fondare, nel 1965, la “Stazione Romana per l’Osservazione e la Protezione degli Uccelli” (SROPU), ancora attiva ed operante.
Nelle nostre escursioni ornitologico/protezioniste nella laguna di Orbetello vicino all’Argentario dove mia moglie Fabrizia ed io avevamo una casa, ci capitò di scoprire un nido di cavaliere d’Italia, un trampoliere allora assai raro, che da un secolo non nidificava più nel nostro Paese. Questo episodio ci convinse a batterci per salvare quella palude dai cacciatori (che allora in Italia avevano già superato il milione e mezzo). Dopo aver fondato il WWF Italia nel 1966, quando radunai nel mio studio di architetto una decina di amici tra ex cacciatori, naturalisti, giornalisti, direttori di Zoo, con una quota di versare 20.000 lire a testa, riuscimmo a proteggere la laguna di Orbetello e a far nascere l’Oasi.
Hardy era un personaggio di altissimo livello, simpatico e poliedrico: fece anche l’attore, oltre ad essere un autentico artista”.

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