Pandanews

Panda day ‘Cose da bambini’

Tre scuole coinvolte con laboratori WWF per la trasformazione di oggetti rotti in giocattoli, mangiatoie invernali per gli uccelli, fioriere “favolose” e cassette per orti da balcone riutilizzando vecchi contenitori ed oggetti di recupero, con le classi vincitrici…

Tre scuole coinvolte con laboratori WWF per la trasformazione di oggetti rotti in giocattoli, mangiatoie invernali per gli uccelli, fioriere “favolose” e cassette per orti da balcone riutilizzando vecchi contenitori ed oggetti di recupero, con le classi vincitrici del concorso WWF lanciato lo scorso anno scolastico a cui hanno aderito quasi 200 scuole di tutta Italia che hanno ricevuto gratuitamente materiale didattico e hanno inviato ben 1861 elaborati.
Il WWF celebra così la chiusura di un’avventura iniziata un anno fa con il concorso “Cose da Bambini” svolto nello scorso anno scolastico, con  tre ‘Panda day’ , giornate aperte alle scuole,  divertenti e formative con laboratori, incontri e giochi che il WWF organizza nelle scuole delle tre classi vincitrici del concorso , il 18 ottobre a Capua, il 25 a Sogliano e il 31 ottobre a Brescello.

WWF Italia considera l’educazione ambientale un asset strategico della propria missione perché senza generazioni consapevoli dei problemi ambientali, delle loro cause e delle possibili soluzioni, non si può costruire un futuro in armonia con la Natura e non si possono evitare gli errori ed orrori del passato.
Nell’anno scolastico 2012-2013, WWF ha realizzato un progetto laboratorio denominato “Cose da Bambini”, distribuito gratuitamente ad oltre 2.000 classi in tutta Italia, proprio per favorire la diffusione della cultura ambientale, sul tema delle risorse e della diminuzione dei rifiuti.
Il tema su cui WWF ha deciso di porre l’attenzione e coinvolgere i giovani studenti in modo ludico ma serio ed approfondito era la riduzione dell’impatto che la produzione di molti beni di consumo provoca lungo tutta la filiera e imparare che si può e si deve allungare la vita degli oggetti, riparandoli. Conoscere i passaggi dei beni permette agli studenti di approfondire i cicli produttivi che stanno dietro alle cose di uso comune a partire dalla tazza della colazione, per continuare con la carta usata in classe e la bici del tempo libero.  Imparare a riparare ha tanti risvolti positivi come la riscoperta della manualità e il confronto con lavori tradizionali che, con la crisi economica e ambientale, sono tornati di attualità.

Le classi che hanno prodotto gli elaborati migliori e che quindi hanno ora diritto al Panda day nella propria scuola sono:

1.    Le 2° A e B di Sogliano al Rubicone (FC) si sono cimentate nella riparazione delle teglie di Montetiffi, tradizionali teglie per cuocere le piadine unendo l’attività di riparazione con la conoscenza del proprio territorio.
2.    La 1° e 3° della scuola Primaria Telesforo Righi di Brescello (RE) ha trasformato una vecchia lavagna in un bellissimo teatrino con i bambini più grandi che hanno aiutato i piccoli nel lavoro.
3.    La 2° B della Scuola Primaria Martiri di Nassirya Capua (Caserta) ha riparato quaderni, giocattoli, riutilizzo di materiale per la costruzione di uno scaffale. La classe in questione ha anche realizzato una bel percorso di ricerca anche sul territorio (p.e. l’ospedale delle bambole a Spaccanapoli).

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