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Sardegna, arriva il Parco regionale di Gutturu Mannu

Il WWF ha sempre creduto nella necessità di una grande area protetta nel comprensorio del Sulcis, una delle più pregiate aree naturali della Sardegna. Con il Parco regionale di Gutturu Mannu prende forma un progetto, seppure ridotto, avviato…

Il WWF ha sempre creduto nella necessità di una grande area protetta nel comprensorio del Sulcis, una delle più pregiate aree naturali della Sardegna. Con il Parco regionale di Gutturu Mannu prende forma un progetto, seppure ridotto, avviato nel lontano 1985 proprio con l’acquisto e la gestione dell’Oasi WWF di Monte Arcosu, che ne rappresenta una delle principali “perle” paesaggistiche e naturalistiche. Salvato negli anni ’80 dalla vendita a speculatori grazie ad una grande mobilitazione popolare, oggi Monte Arcosu è celebre per essere la più grande Oasi WWF d’Italia e per aver contribuito alla conservazione del cervo sardo, vicino all’estinzione negli anni ’70 e oggi presente in diverse parti dell’Isola così come in Corsica, dove era del tutto scomparso. Un successo, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente che ha inserito l’Oasi nell’Elenco ufficiale delle aree protette italiane.

Il WWF, con la sua proprietà di 3.600 ettari, una delle porzioni più vaste del comprensorio, dove ha investito centinaia di migliaia di euro, partecipa quindi concretamente alla realizzazione del Parco. Proprio in continuità con la storia dell’Oasi e di soggetto gestore, il WWF ha chiesto alla Regione di poter ricoprire un ruolo tecnico operativo nel futuro Parco. Riteniamo questo passaggio dovuto sia come riconoscimento all’impegno dell’Associazione sul territorio e sia come opportunità di avvalersi, potenziandola, dell’esperienza pluriennale di Monte Arcosu che ha portato a importanti traguardi in termini di conservazione e valorizzazione dell’area.

Il WWF ha inviato in queste ore al Presidente della Regione, all’Assessore all’Ambiente, al Presidente della Commissione ambiente e a tutti i capigruppo dei partiti rappresentati nel Consiglio regionale, un documento che oltre a ribadire il plauso all’iniziativa, ribadisce la necessità di un coinvolgimento del WWF attraverso l’adozione di due emendamenti alla legge in approvazione. I quali richiedono: – Un riconoscimento formale del ruolo storico, propositivo e tecnico del WWF quale proprietario e gestore dell’Oasi di Monte Arcosu – Il coinvolgimento operativo del WWF attraverso un accordo di programma/collaborazione con l’Ente gestore del parco naturale.

Il WWF è certo che la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella conservazione della natura possa ottenere importanti risultati. L’associazione è soggetto gestore di 7 riserve naturali dello Stato e numerose aree protette regionali. Che in tale veste ha sempre ricevuto attestati di riconoscenza e capacità gestionale a livello nazionale e internazionale. Il WWF ricorda infine che esistono già esperienze di cogestione di aree protette naturali, come nel caso della Riserva naturale dello stato di Torre Guaceto e dell’omonima Area Marina Protetta, attraverso la costituzione di un consorzio di gestione a cui appartengono due Comuni (Brindisi e Carovigno) e il WWF. Il WWF, in quanto Associazione ambientalista riconosciuta, siede inoltre in numerosi Consigli Direttivi di Enti Parco nazionali e regionali.

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