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Ancora un fallimento ICCAT per la tutela del tonno

La controversia in corso tra le parti contraenti dell'ICCAT ha bloccato la possibilità di adottare misure di conservazione per il tonno tropicale

Il WWF chiede di non anteporre gli interessi individuali alla sostenibilità

Commentando la conclusione della riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei Tunnidi dell’Atlantico (ICCAT), che si è chiusa ieri a Nuova Cairo (Egitto), il WWF esprime il suo profondo rammarico per la mancata adozione delle misure, attese da tempo, per la conservazione delle specie di tonni tropicali.

Alessandro Buzzi, Tuna Manager del WWF Mediterranean Marine Initiative, ha dichiarato: “In occasione della Giornata mondiale della pesca, è deludente vedere come le posizioni polarizzate delle parti contraenti hanno, ancora una volta, bloccato l’adozione di misure di gestione cruciali per il tonno tropicale. Il WWF continua a chiedere a tutte le parti di anteporre lo sfruttamento sostenibile a lungo termine dello stock agli interessi individuali a breve termine”.

La controversia in corso tra le parti contraenti dell’ICCAT sull’assegnazione del Totale Ammissibile di Catture (TAC) per il tonno obeso ha bloccato la possibilità di adottare un pacchetto di misure di conservazione e gestione, atteso da tempo, per il tonno tropicale. Il WWF è particolarmente preoccupato per l’impatto che questo ritardo avrà sul tonno pinna gialla, i cui sbarchi hanno costantemente superato i limiti negli ultimi quattro anni, e nel 2022 erano quasi del 35% superiori alle TAC.

Squalo di barriera

Squali e razze

Negli ultimi anni l’ICCAT è stata la prima organizzazione regionale di gestione della pesca (RFMO) ad adottare misure di gestione adeguate per la verdesca e un programma di ricostruzione per lo squalo mako. Sebbene il WWF riconosca che sono stati fatti ulteriori passi importanti per la gestione degli squali e delle razze, questo incontro segna anche alcune opportunità perdute.

Simone Niedermueller, responsabile squali del WWF Mediterranean Marine Initiative, ha dichiarato:
“Sebbene negli ultimi anni l’ICCAT abbia compiuto progressi rivoluzionari verso una gestione più sostenibile degli squali, lo stesso livello di ambizione non viene mantenuto su tutte le questioni, come dimostra la continua incapacità di adottare una politica di “fins-naturally-attached” (letteralmente “Pinne naturalmente attaccate”)

Il WWF accoglie con favore la decisione dell’ICCAT di ridurre i TAC per la verdesca nell’Atlantico e di adottare uno schema di assegnazione delle quote per lo stock dell’Atlantico meridionale.

Nuove misure per mante, mobule e squali balena

Inoltre, accogliamo con favore l’adozione di nuove misure di conservazione per mante, mobula e squali balena che proibiranno la detenzione di queste specie iconiche e vulnerabili a bordo di tutte le navi dell’ICCAT, oltre a introdurre pratiche volontarie per garantire la sopravvivenza dopo il rilascio e rafforzare la segnalazione e raccolta dati.

Tuttavia, mentre il WWF è soddisfatto di vedere una certa riduzione dei TAC per la verdesca, è un peccato che l’ICCAT non abbia applicato un approccio più precauzionale e non abbia fissato limiti di cattura più bassi che avrebbero dato a entrambi gli stock una maggiore probabilità di essere gestiti in modo sostenibile [1]. Infine, il WWF si rammarica fortemente che, nonostante il sostegno senza precedenti da parte di 26 parti contraenti dell’ICCAT, l’ICCAT non sia riuscita ad adottare una politica di “fins-naturally-attached” che metterebbe fine alla dannosa e dispendiosa pratica dello spinnamento degli squali nell’Atlantico in tutte le flotte.

N.Geographic /Stock /WWF

Strategie per il tonno rosso

Il WWF è lieto di vedere il completamento della strategia di cattura dello stock di tonno rosso dell’Atlantico con l’adozione di un protocollo per le circostanze eccezionali. Si tratta di un importante tassello finale del puzzle che fornirà indicazioni all’ICCAT in casi particolari, ad esempio in caso di superamento dei TAC o di indisponibilità dei dati necessari per la gestione dello stock.

Purtroppo, nonostante i notevoli sforzi, non sono stati compiuti progressi verso l’adozione di procedure di gestione per lo stock di pesce spada dell’Atlantico settentrionale e per il tonnetto striato dell’Atlantico occidentale, né per avviare il processo di Valutazione della Strategia di Gestione multispecie per altri stock di tonno tropicale.

Contrasto alla pesca illegale

Sono stati finalmente compiuti passi importanti per migliorare il monitoraggio e contrastare la pesca e il commercio illegali. In particolare, abbiamo accolto con favore la definizione di standard e requisiti minimi per l’uso efficace dei sistemi di monitoraggio elettronico in tutte le attività di pesca dell’ICCAT e la creazione di un gruppo di lavoro sul sistema di documentazione delle catture che migliorerà la tracciabilità lungo le catene di approvvigionamento internazionali di prodotti ittici. Infine, le Parti dell’ICCAT sono tenute a migliorare le ispezioni nei porti e la segnalazione delle infrazioni nel tentativo di combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

Purtroppo, la Commissione ICCAT non è riuscita a istituire un programma internazionale di ispezione congiunta nelle zone al di fuori della giurisdizione nazionale e ad allinearsi con le altre RFMOs nella lotta contro la pesca illegale in alto mare.

Norme sul lavoro

Infine, il WWF riconosce gli sforzi della Commissione per affrontare le questioni relative al lavoro e ai diritti umani nelle attività di pesca, adottando una risoluzione non vincolante sui principi fondamentali per gli standard di lavoro. Garantire che i prodotti ittici provengano da attività di pesca che garantiscono condizioni di lavoro adeguate è parte integrante della trasformazione sostenibile del settore della pesca nell’Atlantico.

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