Pandanews

Una giornata all’Oasi di Vanzago

E’ iniziata presto la giornata di Fulco Pratesi, venerdì 8 novembre. Alle 7 e 30, con la moglie Fabrizia è già in treno diretto a Milano centrale. Siamo diretti infatti in redazione da Vita, il nostro partner editoriale,…

E’ iniziata presto la giornata di Fulco Pratesi, venerdì 8 novembre. Alle 7 e 30, con la moglie Fabrizia è già in treno diretto a Milano centrale. Siamo diretti infatti in redazione da Vita, il nostro partner editoriale, per una riunione di bilancio di un anno di lavoro per Panda, la rivista dei Soci WWF. Abbiamo appena chiuso, infatti, il numero di dicembre. Ma approfittiamo della giornata per andare a trovare gli amici dell’Oasi WWF di Vanzago.
 

Con un po’ di ritardo , alle 13 e 45 siamo alla Cascina Gabrina, dove abbiamo prenotato il pranzo dalle titolari dell’omonima cooperativa. Viviana e Simona ci accolgono: ci hanno preparato un menù con i  fiocchi. dopo gli antipasti (flan di verdure e funghi), arrivano i primi: tagliatelle (o riso) ai funghi porcini: una delizia. Poi assaggio di polenta concia ai formaggi e dolce (crostate fatte in casa). Il riso è quello prodotto qui, nell’Oasi di Bosco Vanzago, per Terre dell’Oasi, la linea di prodotti biologici “made in” Oasi WWF. La cooperativa Cascina Gabrina, ci racconta Carmine Annicchiarico, promuove anche una serie di attività, corsi e laboratori per adulti, famiglie e bambini.
 

Il pezzo forte arriva dopo pranzo, quando ci raggiunge Andrea Longo, il direttore dell’Oasi, e ci porta in visita nel CRAS (Il Centro di recupero animali selvatici) che ospita attualmente ben 200 animali bisognosi di cura (dai rapaci ai piccoli mammiferi, dalle testuggini terrestri ai piccoli uccelli) e abbiamo la fortuna di assistere all’alimentazione “forzata” di una poiana, giunta al Centro vittima di un’intossicazione. Deve nutrirsi, e i veterinari con dolcezza e fermezza la alimentano con pezzetti di carne cruda. Ci stupiamo della tranquillità del rapace, che sembra rendersi conto di essere in “buone mani”. E’ nel nostro centro da due settimane, e sta già decisamente meglio. Poco dopo, arriva al centro una signora che ha raccolto un piccolo uccello probabilmente sotto shock per qualche causa che i veterinari dovranno stabilire nelle prossime ore. Fulco Pratesi lo osserva, lo accarezza e lo identifica: si tratta di un porciglione, un bellissimo uccello acquatico dal becco di un arancione brillante.

Visitiamo le voliere, dove dimorano quegli uccelli che purtroppo non potranno più tornare a vivere liberi, in natura. C’è un’aquila reale, alla quale si è dovuta purtroppo amputare un’ala, danneggiata irrimediabilmente, e nella voliera successiva una coppia di gufi reali , anch’essi impallinati gravemente da bracconieri senza scrupoli, scampati alla morte grazie all’intervento dei veterinari del CRAS di Vanzago ma impossibilitati alla ritorno alla vita selvatica. Salutiamo Fulco diretto ad Arona, per ritirare un premio alla carriera, mentre torniamo a trovare la poiana e gli altri “ospiti ” del Cras: testuggini , uno scoiattolo e numerosi uccelli, tra cui uno storno. I veterinari ci rassicurano sulla sorte della poiana: sta meglio, e presto potrà tornare libera. Non solo buone notizie purtroppo, Andrea Longo ci racconta degli ultimi, inspiegabili atti di vandalismo cui l‘Oasi è stata oggetto: dal furto di computer alla sparizione di Muffy, il simpatico muflone ormai confidente che era diventato il beniamino di tutti, volontari e visitatori dell’Oasi, dai progetti di espansione edilizia dei comuni limitrofi, che stiamo cercando di arginare, a quelli di sfruttamento di una cava nell’area della Riserva. Per le Oasi, e per la natura protetta in generale, le minacce, come gli esami, non finiscono mai.

““Una giornata splendida in un luogo splendido con magnifici amici! – ci scrive Fulco Pratesi al termine della giornata – E pensare che siamo a pochi chilometri da Milano, vicini alle zone industriali dell’hinterland e a poca distanza da dove sorgerà l’EXPO 2015! Miracoli del WWF”.

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