Pandanews

Operazione antibracconaggio in Campania

Le Guardie WWF di Salerno, con i Carabinieri forestali, hanno sequestrato decine di uccelli protetti detenuti illegalmente

Sequestrate reti da uccellagione e 30 piccoli uccelli


30 piccoli uccelli da richiamo e reti illegali di cattura sono state sequestrate lo scorso fine settimana in una operazione congiunta delle Guardie Giurate Venatorie-Zoofile del WWF Italia, Nucleo di Salerno, e Carabinieri Forestali, del Comando Stazione di Roccarainola.

I sequestri sono avvenuti dopo i controlli effettuati nell’abitazione di un uomo residente nel Comune di Scafati, al quale sono stati contestati il reato di detenzione e cattura illegale di avifauna protetta o particolarmente protette. Gli animali in buone condizioni e dunque idonei al volo sono stati liberati successivamente in un luogo sicuro.

L’uccellagione

Spesso i bracconieri che praticano l’uccellagione usano dei cardellini vivi come zimbelli: questi piccoli uccellini vengono legati con del filo intorno al collo e alle ali , costringendo gli stessi a movimenti innaturali per attirare nella trappola i cardellini di passaggio che, ignari, si depositano sulla rete.
La sola detenzione di questi animali costituisce illecito penale, ai sensi della L. 157/92 e della LR 26/2012, è evidente che la cattura di tali uccelli sia finalizzata al commercio illegale.

I cardellini possono avere sul mercato un valore che parte dai 30 euro fino raggiungere (a seconda delle “doti canore”) prezzi stratosferici che arrivano fino alle migliaia di euro.
I controlli anti bracconaggio sul territorio campano da parte delle Guardie Giurate del WWF Italia saranno costanti e continui, e si intensificheranno nel periodo della migrazione , anche per debellare le cosiddette “tradizioni” (illegali) che creano enormi danni al patrimonio naturale. L’Articolo 1 della legge 157/1992 è esplicito: “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale”.

Il progetto europeo Life SWiPE, che conta 13 partner tra cui il WWF Italia in 11 Paesi punta a rendere più efficaci le azioni di contrasto ai crimini contro la fauna selvatica, migliorando la consapevolezza e la capacità delle autorità pubbliche, anche attraverso il potenziamento dello scambio di conoscenze e l’aumento della cooperazione nazionale e transfrontaliera.

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